di Pier Paolo Flammini
Troppa festa nella testa: è una delle chiavi con le quali spiegare la sconfitta di Forlì nella gara 1 della poule scudetto: 3-1 contro i romagnoli, che tra le nove finaliste è quella che si è presentata con più punti nel proprio girone (84) e con ben 21 vittorie nelle ultime 23 partite, considerando che la seconda sconfitta è arrivata all’ultima giornata contro l’Imolese…
Ma il secondo tempo di Forlì, con una Samb che avrebbe meritato il gol che avrebbe riaperto la partita, testimonia come la reazione rabbiosa abbia cancellato l’andamento molle della prima frazione e che dunque l’atteggiamento mentale sia stato l’elemento predominante della gara. Specie, magari, dopo il gol del vantaggio di Eusepi, all’8′, su un tap-in dopo un tiro di Kerjota (sedicesimo gol stagionale per il centravanti).
La partita dunque va letta con molta relatività e senza toni inutilmente disfattisti e, semmai, c’era da posticipare qualche festa intercorsa in settimana: ma l’obiettivo era la Serie C e non la poule scudetto che, oltre all’onore, mette in ballo semmai qualche incasso supplementare.
Il Forlì dopo lo svantaggio ha messo sotto la Samb grazie a tagli dal centrocampo alle fasce che hanno creato molti problemi ai rossoblù. Se i padroni di casa erano privi di alcune pedine, la Samb si è presentata senza Orsini, Zini, Moretti, Sbaffo, Tourè e con Paolini non al meglio. Così la Samb ha subito i gol di Farinelli e Petrelli e, quasi in chiusura, di Lombardi su punizione. Mai incassati tre gol in un tempo, anzi neppure in una partita. Solo dopo il 3-1 i rossoblù si svegliavano, e già allo scadere Eusepi aveva l’occasione per segnare di nuovo su assist di Kerjota ma non arrivava alla deviazione.
Nella ripresa l’atteggiamento era diverso e cambiava definitivamente con la sostituzione di Fabbrini, che sprecava l’occasione per mettersi in mostra a fine stagione, con Baldassi. Si è giocato a larghi tratti nella metà campo biancorossa – magari anche per l’atteggiamento attendista dei padroni di casa – e almeno un gol, importante nel computo della differenza reti, sarebbe stato meritato: Eusepi due volte (schiacciata di testa e tiro teso dal limite) sfiorava il palo, Baldassi a tu per tu con Martelli che miracolosamente salvava sulla linea, Candellori con una conclusione di poco a lato e infine D’Eramo che coglieva una traversa con un tiro dalla distanza gli acuti, prima di un finale invece più compassato. Dall’altra parte solo un tiro di Trombetta su contropiede, con un palo colpito con deviazione di Semprini.
Per la poule scudetto ora appuntamento con il Livorno (inizio fissato per le ore 16) per il secondo turno: per sperare in qualcosa la Samb deve vincere con tre gol di scarto e auspicare che domenica prossima il Livorno batta il Forlì con un risultato inferiore (1-0 o 2-0…) per primeggiare nella differenza reti. Potrebbe dunque essere l’ultima partita della stagione, da onorare al meglio anche se molti giocatori sono stremati anche dal punto di vista fisico (vedi crampi finali a Gennari o Pezzola). Sarebbe meglio evitare, invece, di trarre da questi incontri giudizi per la prossima stagione.
Il tabellino
FORLI’: Martelli, Menarini, Saporetti, Gaiola (61′ Rossi), Petrelli (94′ Eleonori), Farinelli (67′ Trombetta), Motti (84′ Mandrelli), Drudi, Lilli, Falasca, Lombardi (89′ Valentini). A disposizione: Colombo, Firman, Graziani, Berto. Allenatore Alessandro Miramari.
SAMB (4-3-3): Semprini 5,5; Chiatante 6 (79′ Battista s.v.), Pezzola 6, Gennari 6, Orfano 5,5; Candellori 6 (58′ D’Eramo 6), Guadalupi 5,5 (82′ Lulli s.v.), Tataranni 5,5; Kerjota 5,5, Eusepi 6, Fabbrini 5 (58′ Baldassi 6). A disposizione: Coccia, Calvaresi, Paolini, Bouah, Orlandi. Allenatore Ottavio Palladini.
ARBITRO: Martina Molinaro di Lamezia Terme, assistenti Giuseppe Piccolo di Vibo Valentia e Alexandru Dragus Mariut di Asti.
NOTE: Marcatori 8′ Eusepi, 18′ Farinelli, 27′ Petrelli, 38′ Lombardi; circa 500 tifosi ospiti presenti, un migliaio i tifosi di casa
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