Ha ragione Eusepi e l’ambiente deve capirlo: in C per stabilizzarsi, poi verrà il resto

SAMB - L'approccio alla terza serie sarà diverso rispetto a quello scelto da Gaucci nel 2002 e da Fedeli nel 2016. La parte della tifoseria più matura e segnata dovrà guidare quella più giovane ed esuberante: la pazienza e la programmazione servono più dei sogni
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L’Aquila-Samb, Guadalupi ha appena segnato e festeggia con la squadra e i tifosi

 

di Pier Paolo Flammini

 

Un peso errato alle due partite della poule scudetto, troppe feste che hanno deconcentrato i calciatori, eccessive aspettative nel ripetere al primo anno di C le cavalcate della stagione appena conclusa. Così le parole di Eusepi al termine di Samb-Livorno 2-3 devono essere prese in seria considerazione dalla tifoseria rossoblù: Siamo una neopromossa e l’obiettivo sarà la salvezza.

 

Una mano di concretezza che non piacerà a coloro che invece – e giustamente – dal calcio chiedono il sogno, contrapposto alla vita di tutti i giorni che già di spine ne ha abbastanza. Ma sulla riva dell’Adriatico i sogni si sono spesso rivelati crocevia di dolori, e se una cosa la piazza sambenedettese, in particolar modo il nocciolo duro della tifoseria tramortita dalla sequenza di gestioni folli di inizio anni ’20, ha capito, è che i tempi sono cambiati.

 

Sarà infatti un approccio alla Serie C diverso a quello accaduto nelle due precedenti occasioni: nel 2002-03 Gaucci mantenne Teodorani, Delvecchio, Soncin tra i titolari e Taccucci, Filippi, Quondamatteo e Cottini tra i rincalzi ; nel 2016-17 Fedeli confermò Sabatino, Pezzotti, Sorrentino e Conson. Diverso invece l’orientamento dell’attuale dirigenza: il d.s. De Angelis insieme all’allenatore vuole portare in C la gran parte del blocco vincente, confidando, come elemento di vantaggio su molte avversarie, sull’affiatamento tra i giocatori. Eusepi, Candellori, Sbaffo (ieri riuscita l’operazione di pulizia del menisco, riprenderà ad allenarsi a inizio preparazione), Zoboletti e Orsini hanno i contratti per l’anno prossimo, ma in molti altri saliranno sul carro che li porterà in C.

 

Tuttavia l’approdo in terza serie per questa Samb ha altri elementi diversi rispetto ai precedenti due: allora le proprietà erano distanti fisicamente anche se molto capienti quanto a capacità di spesa, ma entrambe avevano esperienze di Serie C consolidate e non solo, per quanto durante gli anni di Fedeli l’organigramma fosse molto mobile. La Samb di Massi approda invece in C ed è un inedito per la società e anche gli stessi Palladini e De Angelis hanno meno esperienza in questo campionato di quanto ne avessero in D.

 

Per questo motivo la parte di tifoseria più matura e ferita dai trascorsi rossoblù dovrà saper guidare quella più giovane ed esuberante e far loro capire che sarà importante, nel prossimo campionato, stabilizzare la squadra in C – poi se ci sono soddisfazioni da togliersi, ci sarà modo – attraverso il lancio di giovani che in C garantiscono introiti e con una crescita di tutto il gruppo dirigenziale. Nel frattempo, il settore giovanile dovrà essere impostato per garantire nel giro di 4-5 anni ragazzi alla prima squadra.

 

Sul fronte degli impianti, in attesa che le nubi sul “Ciarrocchi” si chiariscono, si dovrà intervenire per il centro sportivo a Stella di Monsampolo mentre sullo sfondo c’è la questione “Riviera delle Palme” sulla quale, forse, potrebbero convergere gli sforzi di investimento di più imprenditori per rilanciarlo come lo stadio gioiello dell’Adriatico. Ci vuole tempo e la pazienza è la virtù dei forti.



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