di Walter Luzi
Le Acli per i progetti sociali. Obiettivi nuovi e valori irrinunciabili. La musica, anche stavolta, ad accomunare, a far riflettere, ad emozionare. I più emozionati di tutti erano proprio loro, i ragazzi e le ragazze della Casa di Asterione. I destinatari, ma anche i protagonisti, di questo lungo show benefico. O, meglio, una nutrita rappresentanza di questa allegra brigata di fenomeni, con i loro tutor, chitarra a tracolla, ad accompagnare le voci, e i batticuori.
È toccato a loro il compito più arduo, quello di rompere il ghiaccio con il primo pezzo della lunghissima scaletta, Venderò di Edoardo Bennato. Si erano già consumati, in apertura di serata, i saluti di rito. Quelli portati dal sindaco, Marco Fioravanti, dal suo vice, nonché pluri-competente con le sue numerose deleghe in materia, Massimiliano Brugni, e dall’assessore all’Istruzione Donatella Ferretti. Sollecitata subito dalla ineffabile coppia di co-conduttori, Cristina Paolini e Giorgio Vannucci, anche Dina Amici, del direttivo Acli ascolano, e presidente della cooperativa sociale Il melograno.
Teatro Filarmonici gremito in ogni ordine di posti. È la risposta migliore al nuovo appello delle Acli firmato dal neopresidente Roberto Paoletti. “La compagnia di musica integrata” il nome del nuovo progetto per ragazzi e ragazze, sia normodotati che con differenti abilità, teso a permettere l’inclusione e l’accoglienza proprio attraverso lo strumento privilegiato del linguaggio, meraviglioso, della musica. E stasera ce n’è per tutti i gusti. Con interpreti di ogni età. La scuola di Cristina Paolini, L’angolo della voce, è una fucina di talenti canori. In erba, e più cresciutelli. Mix di energie, e ugole, che attraversano, microfono in mano, l’intera, variegata, galassia della musica mondiale.
Due ore abbondanti di successi riproposti senza timori reverenziali da questo piccolo dream team da talent show. Che non prevede primedonne e comprimari. Le vocalist diventano soliste, e viceversa. Da Domenico Modugno ad Amy Winehouse, da Lucio Corsi a Whitney Houston. Mara D’Angelo, Sofia Agostini, Angelica Fuiano, Arianna Santochirico, sono sole alcune fra le tante interpreti succedutesi in ribalta, e ci perdonino tutte le altre protagoniste non citate, ma l’elenco sarebbe stato troppo lungo. Fra i pochi maschietti Giorgio Vannucci abbandona per un attimo l’aplomb del bravo presentatore, e Massimo Urbanelli il suo violino, per tornare a cantare da par loro. Marco Paolini accompagna al pianoforte. Marco De Angelis e Cristina Paolini potrebbero benissimo doppiare due giganti come Lionel Richie e Diana Ross nell’applauditissimo duetto Endless love.
L’arricchimento coreografico è garantito dalle piccole allieve delle scuole di danza Life for dance di Flavia Tosti, e Il cigno di Claudia Di Battista Rodi. Brani tratti da dialoghi di film cult, come da poesie di Alda Merini, anticipano i pezzi che meglio fotografano il mondo, i sentimenti, e le inquietudini giovanili. Li interpreta con grandi slancio e partecipazione emotiva, Serena Bachetti, studi classici e corsi di recitazione in corso. La paura, la tristezza, la rabbia, la felicità. Che poi sono i temi che rimbombano nei testi dei cantanti più giovani e ascoltati, che sentono, dunque, più vicini. Achille Lauro, Annalisa, Francesca Michelin, Tananai, fra i tantissimi altri. Ma continuano ad emozionare, parola che ritorna, non a caso, anche i brani evergreen, di Vecchioni, Celine Dion, Giorgia, Fiorella Mannoia, Anna Oxa, Laura Pausini. Il piedino, anche dei senior, che parte in automatico a battere il tempo sotto le poltrone, quando l’intro ci riporta subito indietro, ad anni più spensierati. Prima che il fango arrivasse anche in paradiso.
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