De Angelis il “muratore”: «Ricostruire dal basso per durare nel tempo e mantenere questa passione»

SAMB - Il direttore sportivo non si sbilancia in vista della prossima stagione ma definisce le linee guida: settore giovanile, fiducia e lungo periodo di azione
...

di Pier Paolo Flammini

 

Stefano De Angelis

Prime indicazioni per il campionato che verrà. Seppur parziali, l’idea della strategia della Samb per il ritorno in Serie D è stata delineata in una intervista che il direttore sportivo della Samb Stefano De Angelis ha rilasciato all’emittente televisiva Vera Tv: nessuna dichiarazione roboante o per solleticare i sogni estivi, tipici del calcio, ma poco affini al d.s. che invece, più che i fuochi d’artificio, promette di lavorare alla solidità delle fondamenta di un edificio che dovrà crescere nel tempo.

 

«Qui si deve pensare a far le cose per bene, la Samb deve pensare a crescere perché si deve strutturare per durare nel tempo. Dobbiamo cominciare a cambiare passo, bisogna ricostruire dal basso, perché se ti vuoi sostenere nel tempo questo è il percorso da intraprendere altrimenti è solo questione di tempo, sennò alla fine è normale che la società vada in crisi» ha dichiarato.

 

Uno dei primi passi compiuti per la nuova stagione è la scelta del nuovo responsabile del settore giovanile rossoblù Cristian Pazzi, fino a qualche giorno fa direttore tecnico del Grottammare Calcio e in passato attaccante della Samb proprio con Palladini in panchina: «L’ho conosciuto un anno giocando con il Valle del Giovenco (era il 2006, ndr), ho sempre apprezzato il ragazzo, ci siamo rincontrati qui e ho pensato potesse essere la persone giusta, abbiamo parlato con lui, è giovane e voglia di fare e vuole fare questo come mestiere».

 

Pazzi significa uno sguardo verso i giovani: non solo per il settore giovanile ma anche coloro che giocheranno fin da subito con la prima squadra: «Noi crediamo nei giovani e non solo per un discorso economico, oggi a meno che non sei sostenuta da un mecenate, anche lo stesso presidente della Lega Pro ci ha detto la stessa cosa: la Samb va vissuta come un’azienda ma qui c’è tanta passione quindi la Samb deve tornare ad essere una meta per i ragazzi che vogliono iniziare a giocare qui e soprattutto si vogliono imporre con questa maglia».

 

E poi, ovviamente, gli obiettivi, ma qui De Angelis non si sbilancia in facili promesse: «Difficile stabilire un obiettivo, bisogna dare il massimo ogni giorno e cercare di fare qualcosa in più il giorno successivo, la piazza ce lo insegna, dà tanto e non si accontenta e proprio questo ci deve trascinare, dobbiamo avere ambizione di fare qualcosa di bello, avere coraggio e andare su tutti i campi per giocarsi la partita sempre».

 

Insomma, Samb e De Angelis, fino al 2027, come già anticipato prima di Natale:«Con Massi ho un ottimo rapporto, mi ha sempre sostenuto e quindi mi è sembrato doveroso dimostrare la mia stima nel momento in cui magari potevo fare scelte diverse. E ne sono contento perché San Benedetto è vero che è difficile ma questa è una piazza che non si molla, a meno che non si viene cacciati è difficile scegliere un’altra squadra».



Articoli correlati


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X