Arrivano novità per quanto riguarda il “Furia Queer“, il primo Pride nella storia di Ascoli Piceno, previsto nel pomeriggio di sabato 7 giugno per le vie del centro. Il collettivo transfemminista Libere Tutte, promotrice dell’evento, ha diffuso rivendicazioni nonché alcune regole che chiunque voglia partecipare è tenuto a rispettare.
Pride di San Benedetto nel 2021
ORARI E PERCORSO – Il corteo si ritroverà alle ore 15:30 presso i giardini pubblici di Corso Vittorio Emanuele, per poi muoversi intorno alle ore 16:15. Il percorso si snoderà lungo Corso Vittorio Emanuele e Piazza Arringo, per poi raggiungere Piazza Roma e attraversare Piazza del Popolo. Poi sarà percorsa via del Trivio per raggiungere nuovamente Piazza Roma, punto finale della parata.
Libere Tutte a San Benedetto nel 2021
Scopo della giornata e del percorso è rivendicare la propria identità e celebrare «una lotta che nella provincia ascolana ha tardato fin troppo ad arrivare», spiega Libere Tutte. La manifestazione nasce dal desiderio e dalla necessità di portare nel cuore del Piceno una voce chiara e fiera che affermi i diritti, la dignità e la complessità delle vite LGBT*QIAP+, e che rimarchi i principi della lotta transfemminista intersezionale. «Non sarà una semplice parata – specificano – ma un atto collettivo di visibilità politica e culturale, per una società in cui ogni corpo e ogni soggettività sia libera di esistere, muoversi e vivere senza ostacoli, violenza o discriminazioni».
LE RIVENDICAZONI – Tante le rivendicazioni che saranno al centro del Piceno Pride: la lotta a ogni femminicidio, lesbicidio e transicidio («crimini di Stato»), la lotta contro la riforma della scuola (che « prevede come esistenti solo i due generi ‘maschio’ e ‘femmina’»), l’opposizione al riarmo, il sostegno a ogni forma di resistenza, la lotta al decreto sicurezza («una stretta contro chi è diverso»), il sostegno al popolo palestinese, la contestazione della proposta di legge che esclude l’affido alle famiglie queer, l’accusa alla sanità pubblica «che ci respinge», il sogno di una città «a misura di tutti» e senza «esclusioni basate su razza, genere e classe».
La locandina del Pride
“NO ALLE FOTO” – Libere Tutte chiede anche alcune «accortezze che chiederemo di mettere in atto a tutti – giornalisti e non – durante la manifestazione». Sabato pomeriggio dovrà sempre essere chiesto il consenso, cioè, prima di fotografare una persona o un gruppo; si dovrà evitare di fotografare singoli partecipanti che indosseranno una targhetta rossa con scritto “no foto” e dovranno essere preferite inquadrature lontane o di spalle che non permettano di identificare i soggetti fotografati, se non consensuali.
Questa attenzione, spiegano, nasce dal fatto che non tutti i partecipanti hanno reso pubblica la propria identità di genere o orientamento sessuale nel proprio contesto lavorativo, familiare o sociale, perché per molti «questo può comportare rischi concreti di discriminazione, isolamento o violenza». «Non c’è orgoglio senza rispetto – concludono – Il Piceno Pride è comunità che si unisce per rivendicare la libertà e la gioia di essere. Vi aspettiamo!».
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