di Filippo Ferretti
Pier Paolo Piccioni
È uno dei più eclettici e preparati artisti della scena ascolana. Per tanto tempo ha dovuto vivere in una sorta di rigorosa duplicità, diviso tra i colori del palcoscenico e il rigore dell’uniforme. Da qualche anno, invece, grazie ad un successo sempre meno legato ad un vernacolo cittadino che, pur avendolo imposto sotto i riflettori, lo ha anche inevitabilmente un po’ ghettizzato negli anni, Pier Paolo Piccioni in arte Petò si sta prendendo una meritata libertà artistica e una visibilità sempre più fuori dai confini locali.
Dopo il lungo percorso intrapreso con il gruppo Nerkias, le affermazioni continue come solista – sua la vittoria all’ultimo festival della canzone ascolana – e progetti di grande respiro (da ricordare gli anni straordinari alla guida del “Piceno Pop Chorus”), adesso Petò è pronto ad essere corteggiato a livello nazionale.
Pino Insegno e Roberto Ciufoli
Domenica 29 giugno, alle ore 21, parteciperà alla nuova trasmissione di RaiDue intitolata “Facci ridere”, condotta da Pino Insegno e Roberto Ciufoli, che per l’occasione ricostituiranno un pezzo importante del gruppo comico degli anni ’80, “La Premiata Ditta”.
L’artista ascolano, che oltre ad essere autore, musicista e cantante è anche un inesauribile intrattenitore comico, sarà presente nel programma con un suo numero, unendosi agli altri comici e cabarettisti non professionisti che si confronteranno a suon di battute sul prestigioso palco del prime time di Raidue.
«Arrivare su una rete nazionale in terza età è come quando ti acquista il Real Madrid a 37 anni: sei contento, ma il giusto» dichiara Pierpaolo Piccioni dopo essere stato invitato al nuovo programma, dedicato a nuove forme di comicità lungo la Penisola.
«A parte gli scherzi, sono felice di partecipare ad un programma nazionale di nuovi comici con un mio pezzo», aggiunge colui che da sempre è conosciuto sotto lo pseudonimo di Petò e che, anno dopo anno, le sue belle soddisfazione se le è sempre prese: basti pensare dicevamo all’enorme popolarità ottenuta non solo localmente con i “Nerkias”, gruppo nato nel 1985 sui banchi di scuola, grazie anche a brani come “L’Asculà”, con cui la formazione ha vinto il Festival della Canzone Ascolana nel 1996.
Da non dimenticare che, nel 2017, ha firmato con il Piceno Pop Chorus la sigla dell’Angelus natalizio del Papa su Raiuno. E ora sarà la volta della sua partecipazione al programma tv in Rai, affidato ad una coppia collaudata, pronta per tornare sul piccolo schermo con un format goliardico e lontano dalle logiche del talent.
«Non vedo l’ora di sapere cosa ne penserà lo spettatore nazionale» conclude Petò, il cui talento genetico è stato esteso ad un altro fenomeno artistico, il primogenito Marco, musicista apprezzatissimo. Ancora una volta, come è già accaduto di frequente con altri personaaggi totalmente ascolani, il genio di casa nostra sa arrivare lontano.
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