Un altro passo decisivo verso la rinascita del centro storico di Arquata del Tronto. L’Ufficio Speciale Ricostruzione ha infatti autorizzato la consegna parziale anticipata per la realizzazione delle opere di stabilizzazione e sostegno necessarie alla futura ricostruzione degli aggregati pubblici, privati e delle infrastrutture del borgo.
«Grazie alla recente Ordinanza Speciale numero 121 del 3 luglio, che ha introdotto una deroga al Codice dei Contratti, è stato possibile autorizzare la consegna parziale anticipata dei lavori, consentendo l’avvio immediato delle attività preliminari – spiega il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Stiamo parlando di progettazione esecutiva, allestimento del cantiere e lavori propedeutici alla sicurezza ed alla logistica. Questo significa che, pur in attesa delle verifiche formali, il cantiere può iniziare a muoversi da subito, evitando ulteriori ritardi».
«Si tratta di un momento importante, un segnale forte che permetterà al capoluogo di rivedere la luce partendo da un cronoprogramma ambizioso che stiamo rispettando tutti, ne sono felice, si prospetta un inverno di lavori – spiega il sindaco di Arquata, Michele Franchi -. Iniziano dunque fasi fondamentali e credo sia basilare che si prosegua sulla strada già tracciata, stiamo raccogliendo quello che abbiamo seminato nel tempo, premura nostra sarà dare tutto l’aiuto possibile alle ditte incaricate, visto che siamo sul territorio ogni giorno. Siamo convinti di poter rispettare i tempi definiti. Voglio infine rimarcare come il lavoro di squadra paghi sempre, dobbiamo continuare così, ascoltando i territori e le realtà più in difficoltà come la nostra».
L’intervento rappresenta una delle operazioni più complesse e strategiche dell’intero cratere sismico. Si tratta infatti di un’opera propedeutica alla ricostruzione vera e propria, che interesserà l’intero impianto urbano di Arquata, distrutto dal sisma del 2016/2017.
L’appalto è stato aggiudicato al costituendo raggruppamento temporaneo di imprese Dvc-Trevi-Turla-Scs (Mandataria: Di Vincenzo Dino & C Spa; Mandanti: Turla Costruzioni Srl, Trevi Spa e Scs Soc. Coop.), per un importo contrattuale pari a 43,3 milioni di euro. L’aggiudicazione è attualmente “non efficace”, perché l’Usr sta completando le verifiche previste dal Codice dei contratti pubblici riguardanti l’operatore economico in oggetto.
Un’operazione di grande portata, resa possibile dalla tempestiva azione di Struttura commissariale e Usr, che conferma l’impegno a restituire al borgo la sua identità, partendo dalle fondamenta.
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