Vittorio Massi, Ottavio Palladini, Stefano De Angelis
«Anche io avevo molta curiosità di vedere la squadra contro la Vis Pesaro, in Coppa Italia: dovevamo capire se le nostre scelte erano corrette. Le cose per ora sono state confortanti, dobbiamo continuare in questo modo. E certo, questa è una squadra costruita in prospettiva per il futuro».
Parole di Stefano De Angelis, direttore sportivo della Samb e mente della formazione che sta affrontando il campionato di Serie C, dopo la vittoria del torneo dello scorso anno. Calciomercato estivo concluso con l’arrivo di Kevin Martins, attaccante esterno arrivato in prestito dal Monza, e così il diesse rossoblù durante la trasmissione Ritmo di Samb di Vera Tv ha fatto il punto su questa prima fase della stagione.
«Martins aggiunge delle doti che cercavamo – ha dichiarato – può giocare in entrambi i ruoli. L’affare è emerso una settimana fa ma il giocatore ha accettato di venire a San Benedetto proprio perché conosce la tifoseria e il calore della piazza. Gli accordi con le società di categoria superiore come Cremonese, Atalanta e Monza arrivano perché qui c’è una società seria e ci si fida di farli crescere in un ambiente sano: poi, se ci si impone a San Benedetto, si è pronti anche per scenari importanti».
La Samb è una squadra giovane e così De Angelis ha spiegato la strategia: «Sono fatto in questo modo, preferisco giocatori giovani che vogliono affermarsi perché credo che possano dare qualcosa in più, ma magari un altro al mio posto la penserebbe diversamente e otterrebbe bei risultati».
Samb che ha agito nell’ambito di un budget ridotto? «Non abbiamo speso né poco né troppo, ma il giusto – è il commento del direttore sportivo – Il Rimini ha subito 11 punti di penalizzazione e pochi mesi fa ha vinto la Coppa Italia di Serie C, la Ternana si trova in una situazione complicata dopo aver puntato alla Serie B. La Serie C è un bagno di sangue e bisogna farlo in modo che diventi sostenibile, adoperando anche le agevolazioni relative al minutaggio dei più giovani. Certo, se vediamo le rose delle nostre avversarie del girone le due più forti sulla carta sono Arezzo e Ascoli».
Infine una considerazione in merito ai tanti movimenti in entrata e in uscita: «Non ho recriminazioni, ci è voluto tempo per far arrivare Dalmazzi per motivi burocratici ma l’accordo c’è sempre stato. In questo momento siamo 28 in rosa ma c’è da dire che ci sono molti giovani del 2006 e anche un portiere 2007, per questo il numero è elevato ma non ci crea problemi di gestione per le partite, semmai negli allenamenti».
Infine alcune considerazioni su Sbaffo e Iaiunese: «Abbiamo aspettato Sbaffo e sono sicuro che darà il suo apporto, è un giocatore dalle doti importanti. Iaiunese è un giovane del 2006 ma arriverà anche per lui il momento di mettersi in mostra».
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