di Pier Paolo Flammini
Samb-Ravenna 0-1
Finisce male Samb-Ravenna, e non tanto per il risultato che penalizza troppo i rossoblù, alla terza sconfitta casalinga contro tre formazioni emiliano-romagnole (Carpi e Forlì in precedenza), ma per la pesante coda polemica che coinvolge l’arbitraggio del signor Giovanni Castellano della sezione di Nichelino. Un arbitro, va detto, inesperto per la categoria (appena 13 presenze in due anni) che ha iniziato la stagione con due partite del campionato primavera e che è stato mandato a dirigere la partita più importante del girone, tra la prima (Ravenna) e la quarta (Samb) in uno stadio che traboccava di calore probabilmente inedito per un fischietto che mai è sceso nel girone C.
Una gestione della gara che purtroppo è parsa evidente col trascorrere dei minuti, e l’espulsione diretta di Palladini che, sì, continuava a parlare con il quarto ufficiale ma assolutamente senza sproloqui, faceva capire quel che gli addetti non possono dire ma va ribadito: si vuol dimostrare che in certi ambienti si è capaci di non farsi condizionare dal pubblico. Pesi diversi sui falli (vedere quello fischiato a Konate valso la punizione che porterà al vantaggio e uno sgambetto a Zini neppure fischiato e ben più evidente), sulle inversioni.
Ci poteva stare un rigore su Eusepi, ma non poteva essere annullato il gol nel finale con Anacoura che di fatto perde la presa della palla dopo una uscita avventata, con Sbaffo lesto alla zampata in porta, ma l’urlo del Riviera è rimasto strozzato in gola: solo Castellano ha visto una carica del povero Iaiunese che oltre a stare fermo in mezzo all’area e anzi abbassare la testa intimorito dall’uscita, forse poteva liquefarsi all’istante?
Pareggio che comunque sarebbe stato meritato, e andiamo al calcio giocato. La Samb ha approcciato bene la gara, nei primi 15 minuti il solito gioco aggressivo ha tenuto costantemente il Ravenna sulla difensiva, con una bella conclusione di Candellori alzata in angolo da Anacoura. La Samb ha sbandato però per cinque minuti, gli unici della partita. Un paio di errori in disimpegno di Bongelli (che poi giocherà un grande secondo tempo) preferito ad Alfieri ancora non al meglio hanno innescato alcune ripartenze ospiti con un paio di occasioni prima della rete decisiva. Protesta la Samb per l’assegnazione della punizione per un presunto contatto casuale tra la punta del piede di Konate e l’avversario, ma poi sulla punizione dalla trequarti viene lasciato troppo spazio a Corsinelli che ha tempo per calibrare l’assist a Luciani che brucia tutti e insacca dietro a un incolpevole Orsini.
Il Ravenna di fatto finisce qui, Bongelli registra la posizione anche se nel primo tempo la Samb non ha grandi occasioni ad eccezione di una su angolo con un autogol sfiorato nel finale. C’è però un ulteriore “giallo”: Palladini richiama Castellano per un fallo di Donati su Candellori con palla distante, l’arbitro si ravvede in parte e assegna la punizione e l’ammonizione. E da qui la severissima espulsione a Palladini.
La ripresa sarà quasi a senso unico, con tutti i rossoblù che ringhiano impedendo di fatto al Ravenna di fare gioco. Candellori in apertura va due volte al tiro pericolosamente, poi a mano a mano Palladini sposta il baricentro più avanti: dentro Alfieri per Bongelli, Battista per Nouahn Touré, Sbaffo per Tosi e infine Iaiunese per Tosi. L’assedio porta a una giravolta di Eusepi con Anacoura uscito male dopo un angolo (e sarebbe un preavviso di quel che avverrà alla fine…) con palla fuori, uno scambio Konate-Sbaffo con conclusione fuori di poco e tante situazioni in cui la forte squadra romagnola (va detto, la migliore fino ad ora affrontata dalla Samb e il primo posto non è casuale) si salva facendo mucchio in area.
Arriva il contestatissimo fallo su Eusepi, proprio sulla linea, comunque non rilevato da Castellano neanche con il Fvs (il contatto c’è stato e poteva essere sanzionato per quanti Eusepi lo cerchi con mestiere) e soprattutto l’incomprensibile annullamento del gol a Sbaffo. Il pareggio sarebbe stato giusto, anzi… Alla fine Castellano ha avuto anche il coraggio di fischiare la fine con palla in possesso di Konate in area di rigore.
Resta la convinzione che la Samb abbia le qualità per fare il campionato auspicato e non quello temuto, ovvero di poter stazionare stabilmente nella parte sinistra della classifica. Davanti tre squadre si contenderanno il primo posto e se la sconfitta cancella di fatto il sogno di una ipotetica rincorsa, gli applausi finali del pubblico sono ben diversi da quanto avvenuto dopo la sconfitta col Carpi.
Il tabellino
SAMBENEDETTESE (4-3-3): Orsini; Zoboletti, Pezzola, Zini, Tosi (38′ s.t. Iaiunese); Candellori, Bongelli (16′ Alfieri), M. Touré (27′ s.t. Sbaffo); Konaté, Eusepi, N. Touré (16′ s.t. Battista). A disposizione: Grillo, Cultraro, Chelli, Lulli, Marranzino, Vesprini, Paolini, Napolitano, Chiatante, Martins, Scafetta. Allenatore: Ottavio Palladini
RAVENNA (3-5-2): Anacoura; Donati, Bianconi, Solini; Corsinelli (1′ s.t. Da Pozzo), Tenkorang, Lonardi (43′ s.t. Ilari), Rossetti, Rrapaj (34′ Falbo); Spini (21′ Zagre), Luciani (21′ s.t. Motti). A disposizione: Stagni, Borra, Mandorlini, Okaka, Calandrini, Esposito, Scaringi, Sermenghi, Karim, Menegazzo. Allenatore: Marco Marchionni
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati