Daniele Incicco “Rimandato a settembre”: l’artista ascolano torna con il nuovo singolo

ASCOLI – L’ex frontman de La Rua, continua il suo percorso da solista con un nuovo brano che parla di chi si è sentito impreparato davanti alle sfide della vita
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Daniele Incicco

di Elena Minucci

 

Rimandato a settembre non è soltanto la frase temuta dagli studenti, ma anche una metafora che diventa il filo conduttore del nuovo progetto musicale di Daniele Incicco.

 

Dopo il successo di Piccola e Zero Pensieri – accompagnato dal videoclip realizzato con i suoi fan e amici – l’artista ascolano, ex frontman de “La Rua”, torna con un singolo che affronta il tema della crescita, delle cadute e delle occasioni mancate.

 

La metafora del “rimandato a settembre” non è solo un ricordo scolastico, ma il simbolo di chi nella vita si è trovato a fare i conti con la propria fragilità, con gli errori e con le volte in cui ci si è sentiti fuori tempo, in cerca di una seconda possibilità.

 

«Mi hanno sempre detto che la vita è una grande scuola, ed io a scuola ero sempre rimandato a settembre – racconta Incicco – forse per questo non ci ho mai capito molto».

 

Il testo, costruito con parole semplici e sincere, esplora quella sensazione universale di sentirsi inadeguati, ma anche la capacità di rialzarsi e guardare avanti. Attraverso immagini delicate e versi diretti, Incicco parla di chi ha conosciuto la mancanza, il fallimento e la nostalgia, ma sceglie di trasformarli in consapevolezza.

 

“Forse serviva un po’ di leggerezza, forse serviva un’ultima carezza, quando di notte ci si sente soli, spegni la luce e vedi tutti gli errori”, canta in uno dei passaggi più intensi del brano. E ancora: “La vita è fatta di certe assenze, la vita è come una grande scuola, ma io a scuola ero un delinquente…”. Un testo che riflette sul dolore, ma anche sulla possibilità di accettarlo e trarne forza, fino al ritornello che dà il titolo al brano: “Daniele, non possiamo farci niente, sei rimandato a settembre”.

 

La copertina, firmata da Alessio Panichi e realizzata nella casa natale di Incicco, raffigura un uomo con un cono bianco in testa che emerge da un armadio. Un’immagine potente e simbolica, ispirata al “dunce cap” delle vecchie scuole, che trasforma la vergogna in autoconsapevolezza: uno scatto intimo dove vulnerabilità e fierezza convivono in equilibrio.

 

Daniele Incicco

Nel videoclip, Incicco riprende la stessa simbologia, comparendo con il cono bianco sulla testa al centro della scena — un gesto che rappresenta chi ha il coraggio di mostrarsi per ciò che è, senza maschere.

 

Il singolo è prodotto da Vanni Casagrande, professionista che ha collaborato con artisti come Elisa, Fabri Fibra, Angelina Mango, Elodie, Annalisa, Jovanotti ed Ermal Meta.
Il lavoro è stato completato con le chitarre di Charlie Mariani, il basso di Matteo Grandoni e il mixing e mastering di Nacor Fischetti.


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