Interviene anche l’avvocato Matteo Verdi Bertoldi, difensore del 21enne accusato di aggressione, nella vicenda che ha visti coinvolti anche due fratelli di 15 e 12 anni domenica pomeriggio nel quartiere Agraria a San Benedetto (leggi qui). Episodio che avrebbe alla base il fatto che il maggiore indossava la divisa dell’Ascoli, con la quale è tesserato, di ritorno da una partita dei compagni (il 15enne non ha giocato in quanto infortunato al ginocchio).

«O sto difendendo un ragazzo completamente pazzo oppure le cose sono andate in maniera diversa da come sono state raccontate – afferma – La situazione che si è creata rischia di essere strumentalizzata e l’astio immotivato che coinvolge entrambe le tifoserie deve assolutamente finire e non essere alimentato».
«Ho chiesto alla Procura di poter acquisire il video, attraverso le telecamere poste in zona – continua -. Mi sono fatto spiegare bene come è avvenuta la diatriba, la dinamica iniziale fa acqua da tutte le parti».
I due ragazzi tuttavia sono stati portati in ospedale con prognosi finale dai 20 e 30 giorni: «Io ho letto di fratture alla rotula per il grande e alla costola per il piccolo – continua – Non so come si siano fatti male, occorre vedere e leggere bene i referti. Io sto difendendo un ragazzo che mangiava una pizza con la fidanzata alla 17 di domenica pomeriggio, come può malmenare due ragazzi di 15 e 12 anni? Il più grande si è buttato a terra, il mio assistito non ha toccato nessuno ma proprio perché non ero presente chiedo che si vedano le immagini che chiariranno quanto accaduto».
Termina Verde: «Il mio assistito ha l’occhio nero, lui mi ha detto che ha subito l’aggressione dal più piccolo che non ha visto la scena precedente. Appena in serata è uscita la notizia il ragazzo si è recato dai Carabinieri di sua volontà per spiegare quanto accaduto. Io non difenderei mai chi aggredisce due fratelli così piccoli».
Intanto però sul 21enne pende la denuncia della famiglia dopo che i due ragazzi sono stati dimessi nella notte di domenica dall’ospedale di San Benedetto. Entrambi si dovranno sottoporre ad ulteriori accertamenti. Il ginocchio infortunato del 15enne è proprio quello che sarebbe stato colpito, secondo l’accusa.
«Quello che è successo è assurdo», dice la madre del ragazzo. La donna, che vive a Martinsicuro e ha un esercizio commerciale in zona Agraria, spiega che suo figlio è legato a entrambe le tifoserie: «Ha giocato e ha amici a San Benedetto, simpatizza sia per l’Ascoli che per la Samb».
La madre racconta i dettagli: «Lo ha detto pure all’aggressore che, mentre saliva in macchina con la zia, ha aperto la portiera intimandogli di togliersi quei vestiti». Il più grande dei fratelli ha cercato di difendersi: «Mio figlio ha provato a spiegargli che abbiamo un’attività a Porto d’Ascoli, ma lui gli ha detto che non gliene fregava niente».
L’aggressore ha poi espresso chiaramente il motivo della sua intimidazione: «Così in giro non ci vai quaggiù», gli ha detto. La donna conclude esprimendo tutta la sua angoscia: «Mio figlio ha paura: teme che possa succedere di nuovo. È assurdo che non si possa girare con un giubbino o un cappellino di una squadra di calcio».
Aggressione giocatore delle giovanili Ascoli, identificato 23enne
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