Monte Piselli, salta la stagione invernale, Ameli: «Responsabilità politiche gravi, ora servono scelte sostenibili»

Francesco Ameli

La conferma ufficiale è arrivata nel corso dell’assemblea dei soci: la stagione invernale sul Monte Piselli non partirà. A renderlo noto è Francesco Ameli, segretario provinciale del Partito Democratico, che punta il dito contro la gestione politica degli impianti.

«Oggi abbiamo avuto la conferma dal presidente dell’assemblea dei soci e sindaco di Ascoli che la stagione invernale salta. Nonostante ci siano oltre 30 centimetri di neve in quota e mentre in altre zone della regione si scia, noi restiamo fermi. Il motivo? La mancata proroga della vita tecnica della stazione e la conclamata insostenibilità del progetto per il nuovo impianto proposto finora».

Lo dichiara Francesco Ameli, segretario provinciale di Ascoli del Partito Democratico, che punta il dito contro la gestione politica degli impianti: «Siamo all’anno zero a causa di inadempienze politiche imperdonabili. Chi ci ha portato a questo punto, con una superficialità dilettantesca, deve rimettere il proprio mandato all’assemblea dei soci, che a sua volta non è esente da responsabilità».

Impianti sciistici di Monte Piselli

Il segretario dem ricorda come da anni avesse sollevato dubbi sulla progettualità avanzata per Monte Piselli:
«Ho denunciato più volte l’insostenibilità gestionale delle opere faraoniche che si intendevano realizzare. Abbiamo perso anni preziosi e risorse pubbliche dietro spese di progettazione, annunci e render che si sono rivelati solo “fuffa”.
Ora il sindaco ammette che le nostre osservazioni erano legittime, ma resta la responsabilità di non averci ascoltato per tempo».

Ameli chiede ora «un confronto istituzionale serio», con l’obiettivo di evitare che tutto si riduca a una reazione estemporanea: «Dopo questo disastro, bisogna salvare il salvabile con pragmatismo. La riqualificazione della strada fino a Tre Caciare e gli investimenti su seggiovia, campetto e Rifugio Walter Pizi devono essere presi in seria considerazione.
Basta sogni irrealizzabili: serve una progettualità sostenibile e veloce».