di Luca Capponi
La neve è arrivata. Copiosa. Perfetta. La montagna sembrava pronta a regalare uno spettacolo da cartolina…peccato che gli impianti di Monte Piselli abbiano deciso di prendersi un lungo sonno invernale (leggi qui). La stagione sciistica 2025‑2026? Saltata. Ufficialmente. L’ennesima.
Ciò nonostante, durante l’ultimo weekend in tanti hanno deciso di recarsi in loco per fruire di tanta bellezza. Il risultato? Un delirio epico di macchine parcheggiate a caso sul piazzale di San Giacomo, dove l’ente responsabile (la Provincia?), probabilmente distratto, non ha pensato di spalare neanche un centimetro di neve. Sabato e domenica, i prodi in avventura verso la montagna si sono trovati davanti a un piccolo laboratorio di follia: automobili ferme, clacson, nervi a fior di pelle, il tutto condito da una colonna sonora di imprecazioni e gomme slittanti.
E mentre qualcuno parla di ambiente e mobilità sostenibile, lì, tra Suv e 4×4 circolanti a passo d’uomo, ecco la formula perfetta, si fa per dire: inquinamento assicurato, stress garantito.
Decenni di abbandono, impianti chiusi, polemiche infinite eppure bastava poco per regalare un minimo di gioia alla Montagna dei Fiori, almeno a livello di accoglienza: spalare il piazzale.
«Non chiediamo miracoli, solo un minimo di buon senso per fruire la montagna. Ma qui il buon senso sembra sia in ferie da almeno vent’anni», lamentano gli appassionati. Che sono tanti, e tutti legatissimi ad un luogo che sicuramente non merita questo trattamento. D’inverno, ma anche d’estate. In fondo, la montagna c’è: il resto, purtroppo, è solo un grande, tragicomico fallimento organizzativo.
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