Monte Piselli, dopo lo stop agli impianti il Cotuge fissa la “deadline”: «Basta immobilismo»

ASCOLI - Dopo lo stop agli impianti per la stagione, si è riunita l'assemblea dei soci. L'apertura ai maestri di sci e snowboard iscritti al Collegio regionale delle Marche. Altra proposta: se entro il marzo 2026 l’Ufficio Speciale Ricostruzione non avvierà le procedure si valuterà una soluzione alternativa
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Dopo l’annuncio choc del presidente del Cotuge – e sindaco di Ascoli – Marco Fioravanti sullo stop alla stagione sciistica (leggi qui), e dopo le polemiche che si sono subito accese sul futuro di Monte Piselli, questa mattina l’Assemblea dei soci del consorzio ha provato a muovere un primo passo concreto per evitare ciò che in molti temono: dopo l’inverno senza impianti, il progressivo abbandono della montagna.

Impianti sciistici di Monte Piselli

 

In apertura della riunione, Fioravanti ha informato i soci dell’incontro avvenuto poco prima con i maestri di sci e snowboard ascolani, iscritti al Collegio regionale delle Marche. Un confronto ritenuto necessario per condividere gli ultimi aggiornamenti e ascoltare direttamente gli operatori che vivono la montagna e che, più di tutti, stanno pagando lo stallo della stazione sciistica.

 

Proprio per questo, il presidente del Cotuge ha proposto all’assemblea di consentire la partecipazione – da qui in avanti – di un rappresentante dei maestri di sci e snowboard alle prossime sedute del Consorzio. Una presenza stabile pensata per garantire un dialogo continuo, monitorare l’evoluzione della situazione e mantenere un contatto diretto con chi opera sul campo. La proposta ha ottenuto il via libera.

 

Ma il punto più delicato è arrivato sul dossier che oggi pesa come un macigno: il nuovo impianto di risalita da San Giacomo a Monte Piselli, con stazione intermedia.

 

Su questo fronte, è stata effettuata un’altra proposta: se entro il marzo 2026 l’Ufficio Speciale non avvierà le procedure, il Cotuge verrà riconvocato per valutare una soluzione alternativa. Una sorta di “linea del tempo” che, nelle intenzioni del Consorzio, serve a evitare immobilismi e a impedire che Monte Piselli resti, ancora una volta, impantanato tra burocrazia e rimpalli istituzionali.

 

«L’obiettivo – si legge nella nota condivisa – è scongiurare il rischio di isolamento e abbandono di Monte Piselli ed forma di immobilismo politico e decisionale che comprometterebbe il futuro della montagna».

 

Un messaggio che arriva in giorni particolarmente tesi: dopo lo stop agli impianti annunciato la settimana scorsa, gli operatori, i maestri di sci, gli appassionati e le amministrazioni locali chiedono risposte sulla reale volontà di rilanciare la stazione, mentre la prima neve è già arrivata sulle cime.

 

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