Ascoli-Forlì, Tomei: «Vinta una partita difficile, sono contento di ruotare i giocatori»

SERIE C - Il commento del tecnico bianconero: «Oggi bisognava avere pazienza, bravi a gestire la palla e ad andare diretti contro il loro uomo su uomo». Gori: «Abbiamo verticalizzato al momento giusto»
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di Salvatore Mastropietro 

 

3-0 al Forlì e l’Ascoli riprende la propria corsa dopo un mese di novembre altalenante a livello di risultati. A prescindere dalla vittoria il giudizio di mister Francesco Tomei non cambia: «Sono molto contento, questa era una partita molto difficile. Il Forlì è una squadra che cerca di non farti giocare, ma siamo stati bravi nell’avere pazienza. A volte bisogna imparare ad essere più squadra nel leggere i momenti. Sono soddisfatto di tutti quelli scesi in campo, è stata un’ottima partita nella gestione della palla. Sapevamo che non sarebbe stato semplice per loro reggere quel ritmo, poi nel finale avremmo potuto».

 

Una gara in cui, rispetto al solito, il tecnico bianconero ha effettuato alcune rotazioni per ridare freschezza all’undici titolare: «Corradini lo abbiamo dovuto aspettare un attimo perché doveva arrivare al livello degli altri. Anche Oviszach ha fatto una grande partita, soprattutto quando si sono aperti gli spazi. Sono stati tutti bravi, sono contento di riuscire a ruotare i giocatori e ad allargare le rotazioni. Il ballottaggio Milanese-Corradini? Le alternanze ci saranno, come ci possono essere sulla trequarti o tra Guiebre e Pagliai, perché con i cinque cambi è importanti che tutti siano pronti. Adesso siamo tutti su un buon livello e mi auguro di ritrovare il prima possibile anche Corazza, Chakir e Nicoletti».

 

A differenza di quanto avvenuto di recente si è visto in campo un Ascoli più “verticale” nella ricerca della profondità: «Le palle lunghe per noi non sono palle lunghe, ma verticalizzazioni costruite, importanti soprattutto quando una squadra ti viene a prendere uomo su uomo. Siamo stati più puliti nel trovare le uscite, è stato giusto andare in verticale perché per loro non era semplice reggere quei duelli. Lavoriamo sempre in questa maniera qua, poi le partite ti portano a fare cose diverse».

 

Poi un commento di Tomei su alcuni singoli: «Raz ha delle qualità importanti, soprattutto quando si apre il campo. E’ stato bravo, anche lui deve trovare la continuità. Ha bisogno di minutaggio, ma soprattutto di essere gestito a livello fisico. Cerchiamo di portarlo al giusto livello atletico. Ndoj? In settimana ha avuto un risentimento, era in dubbio anche la sua convocazione. Gli ho dovuto dare per forza poco minutaggio, ma è cresciuto e sta crescendo nel modo di interpretare la partita».

 

Nonostante il netto 3-0 finale, i rischi in fase difensiva non sono mancati: «Abbiamo subito un po’ troppo, abbiamo perso alcuni duelli e questo non deve succedere contro una squadra come il Forlì. Loro sono molto bravi nell’avere il pallino del gioco. Nella gare uomo su uomo a campo aperto puoi rischiare, siamo stati un po’ fortunati all’inizio ma giocavamo contro una squadra che finora non aveva mai demeritato».

 

Gabriele Gori sale a quota 6 centri in stagione (foto Ascoli Calcio)

GORI – «Ci mancava vincere davanti ai nostri tifosi. Abbiamo fatto delle grandi partite, in questa siamo stati più smaliziati e al momento giusto siamo riusciti a verticalizzare. L’imbucata è quello che fa la differenza. Oggi c’è stata più convinzione, ci sono stati cross più diretti senza fare troppi tocchi. Il rigore? Contro il Gubbio era stato più un rigore parato che sbagliato, oggi non ci ho pensato più di tanto».

 

MIRAMARI – «Sapevamo che sarebbe stato difficile uscire con dei punti da qui. Quando vai sotto di più di un gol diventa ancora più complicata. Abbiamo provato fino alla fine comunque a giocare e riaprirla. La strada giusta è continuare a non snaturarsi. Abbiamo però bisogno di giocatori di categoria, oggi abbiamo chiuso la gara con otto fuori quota. Difficilmente l’Ascoli gioca lungo, ma abbiamo letto proprio male quelle situazioni. Il rigore? Secondo noi la palla era uscita dal campo prima, purtroppo in questa categoria è difficile avere immagini chiare quindi l’arbitro è portato a mantenere le proprie decisione».


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