D’Alesio prova a trovare l’incastro giusto: dentro il 3-5-2 da schierare a Pontedera

di Pier Paolo Flammini 

Filippo D’Alesio

Percorso di avvicinamento alla “prima” di mister D’Alesio con la Samb. Domenica a Pontedera sono attese novità rispetto al corso precedente che, tranne poche eccezioni a gara in corso, si è sempre basato sulla difesa a quattro, impostando la Samb con il 4-3-2-1 iniziale, poi 4-3-3 e infine, nelle ultime due partite, 4-4-2.

Stavolta, a meno di sorprese, sarà 3-5-2, anche se lo stesso D’Alesio non si definisce un integralista. Tuttavia, al di là di qualche scommessa, l’attuale rosa si presta bene a questo assetto, per diversi aspetti migliore, sulla base dei giocatori a disposizione, del modulo con 4 difensori. Tosi è più offensivo e a volte soffre il dover rientrare dopo le sue scorribande in attacco (si veda il gol subito ad Arezzo dove, pure, paga una colpa di un compagno per un disimpegno errato); Zoboletti invece è più difensivo e ideale in una difesa a tre rispetto al gioco da terzino destro, per il quale garantisce una buona fase difensiva ma non altrettanto per la proposta.

Altro problema riscontrato, i pochi gol realizzati dai due esterni: due Konate, uno Nouahn Touré. Troppo poco per continuare con un attacco con tre componenti, considerando anche il fallimento dell’esperienza di Martins (se non ci saranno novità nei prossimi due incontri, è il principale indiziato a partire nel mercato di gennaio) e che l’altro esterno offensivo in rosa sia meno attaccante di Nouahn, ovvero Battista. Scafetta e Paolini sono di fatto poi centrocampisti, in qualche occasione prestati al gioco di fascia d’attacco. Ecco perché Palladini era arrivato a cambiare assetto già col Pineto, con un 4-4-2 che aveva dato buoni frutti ma lasciando un insicuro Nouahn in attacco, mentre Mancinelli ad Arezzo ha confermato l’impostazione puntando su Sbaffo. Segnali positivi sul piano del gioco, non per quello dei risultati.

Ora, appunto, 3-5-2. Con la variabile Piccoli da inserire, mentre Tosi, squalificato, apre un dubbio per la fascia sinistra. Assente per infortunio anche Paolini, occorre inventare qualcosa per quella posizione (sarebbe stato lo stesso, anzi peggio, con la difesa a 4). D’Alesio ha sperimentato Battista nel ruolo di quinto di centrocampo, anche se poi c’è il dubbio che il veterano rossoblù possa gestire adeguatamente la fase offensiva. Nouahn Touré può giocare in quella posizione ma con propensione più offensiva. C’è poi Piccoli, che prima del Rimini ha giocato per un anno ad Albinoleffe come quinto di centrocampo a sinistra. E infine Candellori, che ad Arezzo, nonostante la Samb fosse in 10, ha disputato 40 minuti di alto livello.

Con Pezzola recuperato ma forse non al meglio, l’unico elemento di discussione in difesa riguarda l’assenza di un mancino nella difesa a tre: la società probabilmente interverrà in tal senso, perché a questo punto servirà un difensore centrale in più (anche se Chelli scalpita per un esordio in campionato). Zini potrebbe essere devastante se spostato sulla corsia destra di centrocampo, ma vederlo subito in quella posizione potrebbe essere un azzardo. Ecco che Marranzino si candida titolare, in una delle due fasce. Il trio di centrocampo vedrà, a seconda delle combinazioni (e della questione minutaggio) schierati Candellori, Piccoli, Moussa Touré, Alfieri, Sbaffo e Bongelli. Importante che le due mezze ali, come gli esterni, siano pronti a proiettarsi in area nelle azioni offensive per approfittare degli spazi creati dagli attaccanti.

Il duo offensivo, oltre a Eusepi, vede favorito in partenza Konate, anche lui una scommessa in questo ruolo (ma è andato molto bene in allenamento), con Sbaffo, Iaiunese e Nouahn Touré a seguire. Nell’allenamento al Ciarrocchi di giovedì mattina alle 11 potrebbe capirsi meglio il pensiero dell’allenatore rossoblù. Intanto sono poco più di 100 i biglietti venduti per la trasferta di Pontedera, c’è tempo fino a sabato alle 19.

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