
Benito Rossi, segretario Ugl Salute Marche
Ugl Salute Marche richiama l’attenzione dell’Ast di Ascoli Piceno sulla necessità di garantire, nell’ambito delle procedure di assunzione, il pieno rispetto dei diritti legati ai ricongiungimenti familiari e alla tutela dei lavoratori con disabilità.
In particolare, l’organizzazione sindacale sottolinea l’obbligo di applicare correttamente quanto previsto dall’art. 42-bis del D.Lgs. 151/2001 in materia di ricongiungimenti familiari, nonché le disposizioni della Legge 68/1999 finalizzate alla promozione dell’inclusione lavorativa delle persone con disabilità.
«Tali tutele – dichiara Benito Rossi, segretario regionale Ugl Salute Marche – trovano un chiaro fondamento nei principi costituzionali sanciti dagli articoli 2 e 38 della Costituzione e devono essere garantite senza alcuna esclusione, anche al personale destinato al settore sanitario. Non esistono lavoratori di serie B quando si parla di diritti fondamentali».
Ugl Salute Marche rende noto di aver già inoltrato una formale istanza all’Ast di Ascoli Piceno sul tema, per la quale si è in attesa di un pronunciamento ufficiale da parte dell’Azienda. «La tutela delle famiglie e delle categorie protette – conclude Rossi – non può essere trascurata né subordinata a logiche esclusivamente organizzative o di bilancio. Chiediamo che l’Ast 5 tenga conto di questi diritti nella propria programmazione, nel rispetto dei principi di equità, inclusione sociale e dignità del lavoro».
L’Ugl Salute Marche, con il segretario regionale Benito Rossi, ha rinnovato la proposta di dotare il personale del 118 di bodycam durante il servizio, coinvolgendo le cinque Aziende Territoriali Sanitarie della regione. La richiesta nasce dalla necessità di tutelare gli operatori sanitari, troppo spesso vittime di aggressioni verbali e fisiche durante gli interventi di emergenza.
Per l’organizzazione sindacale l’utilizzo delle bodycam, già sperimentato in regioni come Veneto, Lombardia e Puglia, rappresenta un deterrente efficace contro comportamenti aggressivi e favorisce un clima di maggiore rispetto e serenità tra cittadini e personale. In questo contesto, la Ast di Fermo ha manifestato interesse per il progetto e ha comunicato che ne valuterà la fattibilità una volta acquisita la relazione del referente della privacy, aprendo così a una concreta possibilità di attuazione.
L’Ugl Salute Nazionale e l’Ugl Salute Marche sono da anni in prima linea nella lotta contro la violenza sugli operatori sanitari, promuovendo iniziative e soluzioni concrete per garantire protezione e trasparenza. «La sicurezza di chi ogni giorno lavora per salvare vite umane deve essere una priorità assoluta – dichiara Benito Rossi – e le bodycam sono uno strumento concreto per tutelare gli operatori e rafforzare il rapporto di fiducia con i cittadini».
L’Ugl Salute auspica che la Regione Marche accolga favorevolmente la proposta e attivi quanto prima le procedure necessarie per la sua realizzazione.
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