di Gianluca Ginella
Ha patteggiato due anni per violenza sessuale sull’amichetto della figlia la donna di 44 anni di Potenza Picena (Macerata) che tra il 2014 e il 2015 avrebbe avuto rapporti sessuali con un 14enne. Il ragazzino, ora maggiorenne, ieri ha ribadito le accuse nel corso della trasmissione “Pomeriggio 5”. Secondo l’accusa, sostenuta dal pm Rosanna Buccini del Tribunale di Macerata, la donna avrebbe in più occasioni compiuto atti sessuali sul minore. E’ stato riconosciuto il vizio parziale di mente. Oggi la sentenza del gup.
La prima volta, ricostruisce l’accusa, avrebbe infilato una mano dentro i pantaloni. In seguito, prosegue l’accusa, il minore sarebbe stato costretto ad avere una quindicina di rapporti completi con la donna che gli avrebbe anche dato alcol e hashish nel corso degli incontri che avvenivano nell’abitazione della donna.
L’accusa contestava anche alla donna lo spaccio di droga per aver offerto hashish al minore facendoglielo fumare. Oggi la 44enne, difesa dall’avvocato Annarosa Belsanti, ha presentato una perizia che dimostra come la 44enne abbia un vizio parziale di mente. La donna ha patteggiato due anni, davanti al giudice Domenico Potetti. Parte civile si è costituito il giovane vittima degli abusi sessuali, assistito dall’avvocato Federica Nardi. Ieri il giovane durante l’intervista ha detto, tra l’altro che «quando ci invitava a casa c’erano bottiglie di alcol, vodka, amari, roba pesante, ci faceva fumare marijuana e hashish. Ho avuto più rapporti sessuali con lei, non solo a casa. Qualche volta in auto mi metteva le mani nei pantaloni».
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