Nicola Leali
di Bruno Ferretti
«Juve orgoglio o rimpianto? La Juventus rappresenta sempre un orgoglio, poi i tanti prestiti sicuramente non mi hanno aiutato. Avrei voluto stabilizzarmi di più, spero di riuscirci in futuro. Oggi la mia storia professionale mi ha portato qui ad Ascoli, ma sono contento delle esperienze precedenti: mi hanno aiutato a crescere sia a livello professionale che umano. Concorrenza ad Ascoli? La competizione è perenne e chi gioca deve dimostrare di meritarlo. Un sano dualismo esisterà sempre, ed è giusto che sia così».
Ha detto così il portiere bianconero Nicola Leali in una intervista al Corriere dello Sport. Leali, 26 anni, mantovano di Castiglione delle Stiviere, é giunto ad Ascoli il 2 settembre scorso, nell’ultimo giorno di mercato, dal Perugia in cambio di Fulignati. Prima di approdare in Umbria, ha giocato con Brescia (dove a 18 anni esordì in Serie A), Lanciano e Spezia in B, poi due stagioni in A con Frosinone e Cesena. Leali ha conosciuto anche l’Europa League con i greci dell’Olympiakos e i belgi dello Zulte Waregem. Tornato in Italia, è stato in prestito a Foggia prima di rientrare a Perugia, quindi il passaggio all’Ascoli dove ha debuttato nella vittoriosa trasferta di Castellammare conquistando il posto da titolare. E Lanni è finito in panchina.
Leali, considerato l’erede di Buffon, nel giugno 2012 fu acquistato dalla Juventus per quasi 3,8 milioni di euro. Aveva 19 anni. Ma successivamente il potiere è stato sempre ceduto in prestito ad altre squadre e nella Juve non ha mai giocato.
Gianluca Pozzessere (foto Ascoli Calcio)
POZZESSERE, INTERVENTO OK – Gianluca Pozzessere, promettente attaccante della Primavera, é stato sottoposto a intervento chirurgico per la ricostruzione del legamento crociato del ginocchio. Pozzessere, acquistato nell’estate 2018 dal Bisceglie, é uno dei giovani dell’Ascoli di migliore prospettiva. Si é infortunato il 29 settembre scorso nel primo tempo di Ascoli-Juve Stabia. l compagni di squadra hanno rivolto a Gianluca (16 anni e mezzo) i migliori auguri per una rapida e totale guarigione: «Ti aspettiamo in campo, bomber!».
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