di Bruno Ferretti
«Sicuramente, la sosta ci è servita per lavorare sodo e uscire da questo piccolo momento di difficoltà. Ci presentiamo pronti per una partita importante e difficile. Il nostro spirito è quello di una squadra ferita, reduce da un derby perso in casa che ha lasciato strascichi negativi come è normale che sia. Abbiamo grande necessità di punti, vogliamo rimetterci in carreggiata, fino a due settimane fa stavamo disputando un ottimo campionato e sappiamo di avere le potenzialità per riprendere la strada giusta». Così dice Zanetti, allenatore dell’Ascoli, dal ritiro di Villafranca attraverso il sito della società.
Paolo Zanetti
La sosta ha restituito all’Ascoli il capitano Ardemagni e il vice Brosco.
«Brosco è recuperato in pieno, Ardemagni è stato fermo tre settimane e ha fatto solo tre allenamenti con noi: non ha tantissimi minuti nelle gambe, ma è un’arma importante, vedremo se sarà utile dall’inizio o a partita in corso».
-Zanetti, inevitabile la rinuncia a Da Cruz?
«Come tutti sanno, è fuori per motivi disciplinari; rappresenta una perdita soprattutto per se stesso, poi per la squadra. Sono cose che capitano. In un gruppo possono succedere discussioni per motivi di campo ma l’importante è non superare il limite consentito. Alessio non è un ragazzo cattivo, ma in questo momento era giusto prendere provvedimenti, le regole sono uguali per tutti, a prescindere dall’importanza tecnica del giocatore. Non c’è nessun dramma, sono cose che possono succedere».
Vedremo un Ascoli diverso al Bentegodi? Medita cambiamenti?
«Dobbiamo essere diversi dal punto di vista dell’aggressività, della mentalità e del ritmo. Dobbiamo giocare una partita di livello superiore a quelle disputate ultimamente. Noi abbiamo le nostre idee e il nostro modo di giocare, qualche volta ci riusciamo meglio, altre volte peggio, ma non butto via il lavoro svolto fin qui per le ultime due partite».
I tifosi dell’Ascoli nella trasferta di Castellammare
Come valuta il Chievo?
«Al di là dell’avversario dobbiamo fare una grande prestazione per noi stessi e per i nostri tifosi che hanno dovuto digerire la sconfitta nel derby. L’avversario è forte, viene dalla Serie A, ha giocatori importanti e questo dovrà essere per noi un ulteriore stimolo. Dobbiamo mettere via le paure e chiudere le orecchie a chiacchiere che possono destabilizzare l’ambiente. Servirà una grande prestazione. Il Chievo è una squadra che ha valori in tutti i reparti, soprattutto in attacco, nonostante l’assenza di un paio di giocatori importanti che saranno sostituiti da altrettanti calciatori validi».
Zanetti, è stato utile il mini ritiro?
«Non è stato un ritiro punitivo, siamo partiti prima perché ci aspettava un viaggio lungo. È stato utile per cercare la massima concentrazione, in questi due giorni ci siamo allenati molto bene e abbiamo curato tutti i dettagli».
Sono 634 i tifosi bianconeri al seguito, presenti sugli spalti el “Bentegodi”. «I nostri tifosi sono da Serie A. Ascoli è una piazza straordinaria, che ha le sue particolarità, basta poco per smorzare gli entusiasmi e altrettanto poco per riaccenderli, alla fine siamo noi sul campo a determinare gli umori dell’ambiente, tutto il resto è una conseguenza».
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