Gianni Balloni a Domenico Pellei: «Legami inesistenti con la Global Concept? Fu presidente del Cda»

SAN BENEDETTO - L'ex consigliere comunale attacca l'assessore alle partecipate sulla querelle nata attorno al suo legame con la Global Concept srl, società in rapporti economici con la Ciip
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L’ex consigliere comunale Gianni Balloni (FdI)

 

di Giuseppe Di Marco

 

Non si esauriscono le polemiche attorno a Domenico Pellei e i suoi legami con la società Global Concept srl. A prendere la parola, contro l’assessore al bilancio, è l’ex consigliere comunale Gianni Balloni (Fratelli d’Italia).

 

«E’ tempo di sagre e gran successo ha avuto la recente sagra delle banalità e del fango – attacca Balloni – a lungo dominatore della fiera l’assessore Pellei che lamenta l’azione della macchina del fango nei suoi confronti per attacchi personali con insinuazioni, illazioni e maldicenze per legami con la società Global Concept srl».

 

Il meloniano ricorda come, nell’ottobre 2019, Pellei avesse tuonato dai banchi dell’opposizione contro il “sistema Assenti”. Tutto ciò mentre lo stesso Pellei, allora consigliere di minoranza, faceva parte della “Global”, che a sua volta ha stretto rapporti  economici con la Ciip spa, partecipata comunale.

 

«Gli oppositori di oggi gli contestano il voto all’assemblea Ciip, in cui l’assessore Pellei è andato ad approvare il bilancio senza che lo stesso fosse prima portato nell’emiciclo competente – prosegue Balloni – sempre con riferimento a questi legami che avrebbero reso inopportuno la sua presenza all’assemblea Ciip. Legami inesistenti a detta del buon Pellei, d’altronde è stato solo presidente del cda della Global Concept srl sino al 4 giugno 2020».

 

Per l’ex consigliere comunale, la situazione si è ribaltata. «Poi si è intravisto tra i banchi della sagra chi si è convertito sulla via di Damasco e misericordioso contesta, attacca, si dimena scagliandosi contro i facili criticoni che, cercando di prevenire maggiori danni alla città, si affannano ad auspicare un bagno di umiltà per i governanti invitandoli ad andare tutti a casa. Un appello alla fiducia nonostante la saggezza popolare suggerisca come il buongiorno si veda dal mattino, fango sugli occhi e miracolosi germogli che spuntano».

 

Infine, l’attacco al sindaco Spazzafumo. «La star fuori concorso della sagra è stato indubbiamente il primo cittadino – conclude il meloniano – che, dopo aver preso un paio di sportellate in pieno viso dalla sua maggioranza durante il Consiglio comunale del 18 luglio, se ne esce con un classico scolastico “bocciatura scossa salutare” e con una banale battuta calcistica fuori posto vista la serietà della vicenda, ossia, “mangerò il panettone” assimilandosi ad un traballante allenatore di periferia abituato a calcare campi colmi di fango in attesa dell’esonero. E tutti gli altri partecipanti alla sagra? Timorosi per evitare di scivolare nel fango».


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