Terzo braccio, centro di ricerche e vasca di colmata: ecco il porto del futuro

SAN BENEDETTO - Nell'incontro di questa mattina l'Autorità di Sistema Portuale ha presentato il documento di programmazione strategica, propedeutico alla stesura del nuovo piano regolatore
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L’Autorità di Sistema Portuale enuclea le novità sul futuro porto di San Benedetto

 

di Giuseppe Di Marco

 

Terzo braccio, centro ricerche, vasca di colmata e una meticolosa suddivisione in settori: contiene questo e molto altro la presentazione del futuro porto di San Benedetto ad opera dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centrale (Adsp), che questo pomeriggio ha incontrato i referenti del Comune in municipio.

 

Richiesta dal sindaco Antonio Spazzafumo e dall’assessore al piano del porto Bruno Gabrielli, la riunione è stata occasione per la presentazione da parte dell’Adsp del Documento di programmazione strategica di sistema, ovvero lo strumento di pianificazione che precede la redazione del piano regolatore del porto e che viene condiviso con i Comuni interessati.

 

Oltre al sindaco e all’assessore Gabrielli, all’incontro hanno preso parte l’assessore alle attività produttive Laura Camaioni e diversi tecnici del Comune. Per l’Adsp, hanno partecipato il presidente ingegner Vincenzo Garofalo, il segretario generale, capitano di vascello Salvatore Minervino, i tecnici Rotoloni e Vitellozzi.

 

Nel corso dell’illustrazione del Documento di Programmazione Strategica, è stata illustrata la nuova divisione dell’area portuale che prevede tre aree distinte per competenze e destinazione: una zona portuale, una zona retro portuale e una zona d’interazione tra porto e città.

 

L’Adsp ha inoltre reso noti gli obiettivi previsti dai futuri interventi sul porto di San Benedetto: tra questi, il miglioramento della sostenibilità dell’intera infrastruttura e il potenziamento della sua accessibilità con l’esecuzione delle operazioni di dragaggio e la realizzazione della nuova vasca di colmata e del terzo braccio del porto. L’Adsp ha inoltre sottolineato l’intenzione di destinare i nuovi spazi che saranno definiti dalla realizzazione dell’ulteriore parte del porto cittadino ad attività di pesca sostenibile, al settore della cantieristica nautica e ad altre attività collegate all’infrastruttura, non ultimo un centro di ricerca in ambito marino che troverà collocazione all’interno dell’area portuale stessa.

 

A questa fase di presentazione, seguiranno le osservazioni da parte del Comune, che l’Adsp ha sottolineato che saranno tenute in considerazione in sede di redazione del nuovo piano regolatore del porto, al fine di cercare la soluzione con la più ampia condivisione possibile.

 

«Questo incontro – ha detto il sindaco Antonio Spazzafumo – rafforza il nostro legame di cooperazione con l’Autorità in cui abbiamo trovato un partner aperto alla collaborazione, disponibile ad ascoltare le necessità dei nostri cittadini e della nostra marineria. Ringrazio il presidente Garofalo per questa occasione di confronto, che profila ottime prospettive per il futuro del porto di San Benedetto».

 

«Con la definizione della nuova area portuale – ha aggiunto l’assessore Gabrielli – e l’estensione della zona d’interazione tra città e porto, possiamo lavorare in maniera sinergica con lo sviluppo del nuovo Piano Regolatore Generale. Al più presto presenteremo le nostre osservazioni, in modo da fornire tutte le indicazioni possibili per il raggiungimento di una pianificazione condivisa tra i nostri enti».


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