Gloria Conti
di Cristina Magnini
“La vita è un Cabaret”, oltre ad essere il suo cavallo di battaglia, la celebre canzone rappresenta la fotografia del bellissimo momento professionale che sta vivendo Gloria Conti, artista eclettica che, grazie ad un provino andato a buon fine, si è trovata ad aprire una delle trasmissioni più seguite a livello nazionale, Viva Radio 2 accanto a Fiorello.
«Sono ancora incredula a ripensarci oggi – ha detto ai microfoni di Radio FM1 durante la trasmissione mattutina “Svegliati Jess”, condotta da Jessica Tidei – dopo la mia esibizione che non vedevo l’ora di fare, Fiorello si è complimentato con me e mi ha detto che mi voleva in puntata con lui. È stato tutto un divenire, compreso il gioco di brani improvvisati che mi chiedeva e che avevo nel mio repertorio! Tra la felicità e lo stupore di tutti, abbiamo portato a casa una puntata che non dimenticherò mai, inclusa la sorpresa della telefonata di Carlo Conti che mi chiedeva se sapessi anche imitare qualcuno. Non ci ho pensato due volte e ho risposto: si Mina! E così è statoi»
Toscana di origini ma marchigiana di adozione Gloria, ha l’entusiasmo e la consapevolezza di chi sa che il suo percorso è fatto di gavetta e formazione, caratteristiche che lo stesso Fiorello le ha riconosciuto apprezzando una maturità artistica che aveva bisogno dell’età giusta per esprimersi al meglio.
Come è nata la tua partecipazione da Fiorello?
«Tutto è nato da Evviva il videobox: ho registrato la puntata, sono piaciuta e stata selezionata. Già questo era moltissimo perché essere su Rai Due e registrare non è da tutti i giorni. Qualche giorno dopo la diretta, la Rai al telefono mi annunciava che ero stata scelta tra gli artisti provinati comunicandomi che avrei aperto la puntata di Fiorello del giovedì successivo. Credo di essere svenuta dall’emozione, non vedevo l’ora arrivasse quel giorno».
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Il successo non è arrivato per caso, Gloria sin da bambina aveva un sogno, quello di cantare e la sua performance televisiva non ha catturato soltanto per le sue doti canore ma anche per il suo essere un’artista completa capace di arrivare dritta al cuore delle persone: «La formazione c’è da ormai 12 anni, mi sono formata nell’allora Sanremo Productions Academy del Maestro Ermanno Croce e, quello che è arrivato è stato la conferma degli insegnamenti ricevuti che adesso applico da vocal coach e insegnante. Tanti anni di gavetta e formazione portano a percepirti da artista con più consapevolezza, pronta sì ma arrivata mai perché lo studio continua sempre. La differenza sta nel momento in cui sei chiamata ad esprimerti, hai talmente tanta carica che sei pronta per raccontarti emozionando».
Qual è la prima volta che hai cantato?
«Lo dicono tutti e lo confermo, canto da che sono piccola e non ne ho più memoria perché per me cantare è naturale: mi capita quando sono per la strada, al supermercato… È la mia lingua, il modo più autentico per esprimere me stessa. Dal 2011, ho iniziato a formarmi professionalmente perché la voglia di essere performer l’ho avuta sempre forte e chiara. Non mi bastava saper cantare e basta, volevo entrare nel cuore delle persone attraverso tutte le mie capacità espressive. L’artista deve usare tutto il suo corpo e tutto se stesso, oltre che nel canto, mi sono formata nella danza, nel musical e tuttora è così: le sfide a me piacciono nella misura in cui mi completano e mi fanno crescere».
Quindi strizzi l’occhio al teatro e al musical, è così?
«Assolutamente sì. Nel periodo degli studi ho fatto anche spettacoli, uno che partirà a breve – Ciao Lucio – ormai è in scena da 10 anni e il 29 aprile ci sarà la prima di – Gloria Conti canta Ciao Lucio – al teatro delle Energie di Grottammare e da lì partirà il tour. A settembre porterò in scena – Emozioni di Gloria Conti – uno spettacolo nuovo con brani inediti che mi permettono di raccontarmi attraverso la musica. Canterò inediti scritti per me dal Maestro Ermanno Croce ma anche cover nazionali e internazionali che riprendono il mio filone emotivo, tra questi Cabaret, New York New York, brani di Mia Martini, di Mina».
Prima parlavi di Ermanno Croce, il tuo mentore e maestro. Quanto è importante avere un maestro?”
«Da allieva prima e da insegnante ora, penso sia fondamentale: devi avere fiducia e rispetto verso la persona che tu riconosci in quel ruolo. Il mio maestro mi ha sconsigliato ad esempio di fare provini che volevo tentare per essere carica al punto di esplodere quando l’opportunità più preziosa si sarebbe presentata e così è stato. Penso sia un grande atto di amore e questo insegnamento lo riporto anche ai miei allievi: non devi fidarti per forza di un maestro o di una maestra quanto piuttosto devi rispettare le scelte di chi non vuole che la fretta ti bruci».
Negli anni ti sei formata nell’allora Sanremo productions Academy, oggi EC Studios Cid Academy con sede a San Benedetto del Tronto dove insegni. Quali consigli dai ai tuoi allievi?
«L’importante come spiego ai miei allievi grandi e piccini, è avere la voglia di conoscere e esprimersi attraverso l’arte perché per questo non c è età. Io, ad esempio, non amo darmi una collocazione precisa, di fronte a un brano nuovo mi piace misurarmi, sperimentare e cantarlo al di là delle tecniche vocali. Canto per l’amore smisurato nella musica».
La partecipazione al programma con Marco Liorni “Italia Sì”, come è nata?
«È nata proprio da “Se telefonando”. Il giorno dopo l’esibizione da Fiorello, mi hanno contattato dalla Rai dicendomi che Marco Liorni mi voleva con un medley in puntata, dopo aver ascoltato la mia interpretazione al brano di Mina. Ai ragazzi che inseguono il loro sogno dico, non vi fermate mai davanti alla normalità, alle apparenze, capite che la diversità vi salva vi rende unici. Perciò ragazzi non vi fermate e amatevi».
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