Cane ucciso da un lupo alla Sentina, paura e tanta prudenza

SAN BENEDETTO - La tragedia si è consumata solo pochi giorni fa ma nel parco naturale si continua a passeggiare. Pochi visitatori, quasi tutti molto spaventati
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Un tratto della Sentina durante la giornata di ieri

 

di Edoardo Ciriaci

 

Per chi passeggia nella riserva naturale Sentina di San Benedetto del Tronto durante la giornata di domenica 16 novembre è ancora troppo fresca la notizia del (presunto) lupo che soli pochi giorni fa ha azzannato a morte un cane (leggi qui). I suoi padroni purtroppo non hanno potuto far altro che seguire impotenti la scena.

 

«Quando lo abbiamo saputo siamo rimasti di stucco. Pensare che possa succedere al nostro cane ci spaventa non poco», dice una coppia all’ingresso.

Cani in giro alla Sentina

 

Il sentimento comune resta dunque la paura che la tragedia possa ripetersi. Non è facile andare avanti come se nulla fosse successo, e questo è confermato dal numero dei visitatori del parco. Pochi e diffidenti anche nelle ore centrali della mattina, anche per via delle condizioni climatiche, non le migliori per trascorrere una giornata all’aria aperta.

 

«Loro hanno bisogno di uscire. Tranquillo? No, non lo sono», replica un’altra persona a passeggio col suo animale.

 

 

Anche cani senza guinzaglio

Guinzagli tenuti saldi in mano e occhi fissi sull’erba a scrutare qualsiasi movimento che possa sembrare sospetto. La dinamica è troppo chiara e invita alla prudenza, anche se c’è chi prende coraggio e lascia il suo cane libero di passeggiare.

 

La speranza è che il tempo possa lenire la ferita, i controlli messi in campo pure, e i tanti abituati a vivere la Sentina possano tornare a farlo nella piena tranquillità.

 

Jack Russell aggredito e ucciso da un lupo alla Sentina 

 


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