ASCOLI – A 124 anni dalla sua comparsa nella vita cittadina, la macchina per cucire non ha perso il suo fascino o visto offuscare il suo ruolo di primo, determinante, strumento di emancipazione femminile. Ne ripercorriamo la lunga storia grazie a Domenico Tirabassi, che da oltre un trentennio, con la moglie e prima collaboratrice Emma Lombardo, ha voluto trasformare il dismesso negozio di via Napoli in uno spazio culturale dedicato proprio alle donne
ASCOLI – Una piccola impresa famigliare ci aiuta a rivivere un epoca, e a ricordare eccellenze del territorio divenute tali soprattutto grazie al lavoro e alla passione di tante persone. Semplici e straordinarie al tempo stesso. Come i fratelli Francesco ed Emidio Tempera, che hanno avuto anche il merito di non lasciare andare dispersa la loro eredità. Fatta di esperienze e conoscenze, ma, soprattutto, di amore infinito per quel prodotto grazie al quale hanno contribuito anche a scrivere la storia della loro terra
ASCOLI – Da animatori della piccola parrocchia di Castel Trosino ad una delle compagnie teatrali di strada più apprezzate d’Europa. Festeggiano i primi quarant’anni di attività, custodi delle leggende del territorio, e artisti veri. La riconoscenza verso i primi maestri che li hanno messi sui trampoli, e chi ha subito creduto in loro. L’importanza di una struttura viva come il PalaFolli. Le battaglie per l’emancipazione del loro settore, il più bistrattato nel mondo dello spettacolo
ASCOLI – Il deejay racconta la passione con cui ha attraversato mezzo secolo di ininterrotta attività. Dagli inizi come speaker radiofonico alle mille serate animate a Carnevale, per feste di privati e nei principali locali di Marche e Abruzzo. I suoi grandi amori per la musica, la radio e i cani. La storia di un mondo che ha visto mutare tutto, o quasi, dietro e davanti la consolle
ASCOLI – Giuliano Firmani custodisce da oltre un trentennio un patrimonio storico-culturale del territorio, prezioso, semisconosciuto e trascurato dalle istituzioni locali. Le battaglie per conservare e tramandare la Memoria delle nostre tradizioni contadine, e lo stato riprovevole in cui versano molti beni dell’immenso lascito alla città della nobile famiglia. Una vasta area agricola che sta morendo insieme al suo glorioso passato
ASCOLI – Il pugilato, come il calcio, la lotta, il ciclismo, la ginnastica e il podismo, è disciplina dalle radici antiche nella storia dello sport ascolano. Ne ripercorriamo il lungo cammino, ricordando i campioni cittadini del passato che le hanno dato più lustro. Insieme agli eredi di Francesco Moretti, Attilio Romanelli e Christian Giantomassi, le anime delle due scuole ancora attive ai giorni nostri frequentate da molti giovanissimi. Il fascino del ring non muore mai
ASCOLI – La storia di una azienda familiare nel senso vero della parola. Evoluzione e innovazione costanti dettati dai ricambi generazionali, mai traumatici, di una dinasty di commercianti arrivata alla sua quinta generazione, senza perdere la propria identità. Raoul Bamonti, il più giovane della dinasty, ne ha raccontato la lunga storia anche nella sua tesi di laurea. E spiegato come si può fare brillantemente impresa per quasi un secolo e mezzo mantenendo intatta la passione di sempre
A 86 ANNI Padre Francesco Pecorari sta per tornare in Brasile. Il frate cappuccino ascolano nello stato di Bahia ha operato per oltre mezzo secolo, scrivendo pagine nobili che pochissimi conoscono. Poco considerato nella sua terra di origine, è quasi venerato oltreoceano. Voleva trascorre gli ultimi anni della sua vita nella sua città, vicino ai pochi affetti che gli restano, ma non ce l’ha fatta. Non solo per colpa della saudade
ASCOLI – Alla soglia degli ottantotto anni, da autodidatta, continua a sciare come solo i maestri di questo sport sanno fare. Conosciutissimo e apprezzato anche come artigiano, ha arrampicato e disceso per diciotto volte tutti i 4.000 delle Alpi. Ha amato, e continua ad amare, neve e montagna come pochi altri, con una passione straordinaria mai venuta meno. E che va raccontata
ASCOLI – Un’altra attività storica della città che chiude i battenti. Punto di riferimento per tre generazioni di imbianchini e dei più valenti artisti ascolani. Uno degli arcieri della Quintana più vincenti di sempre ci racconta la storia della sua azienda familiare che ha segnato un’epoca