ASCOLI – Giuliano Firmani custodisce da oltre un trentennio un patrimonio storico-culturale del territorio, prezioso, semisconosciuto e trascurato dalle istituzioni locali. Le battaglie per conservare e tramandare la Memoria delle nostre tradizioni contadine, e lo stato riprovevole in cui versano molti beni dell’immenso lascito alla città della nobile famiglia. Una vasta area agricola che sta morendo insieme al suo glorioso passato
ASCOLI – Il pugilato, come il calcio, la lotta, il ciclismo, la ginnastica e il podismo, è disciplina dalle radici antiche nella storia dello sport ascolano. Ne ripercorriamo il lungo cammino, ricordando i campioni cittadini del passato che le hanno dato più lustro. Insieme agli eredi di Francesco Moretti, Attilio Romanelli e Christian Giantomassi, le anime delle due scuole ancora attive ai giorni nostri frequentate da molti giovanissimi. Il fascino del ring non muore mai
ASCOLI – La storia di una azienda familiare nel senso vero della parola. Evoluzione e innovazione costanti dettati dai ricambi generazionali, mai traumatici, di una dinasty di commercianti arrivata alla sua quinta generazione, senza perdere la propria identità. Raoul Bamonti, il più giovane della dinasty, ne ha raccontato la lunga storia anche nella sua tesi di laurea. E spiegato come si può fare brillantemente impresa per quasi un secolo e mezzo mantenendo intatta la passione di sempre
A 86 ANNI Padre Francesco Pecorari sta per tornare in Brasile. Il frate cappuccino ascolano nello stato di Bahia ha operato per oltre mezzo secolo, scrivendo pagine nobili che pochissimi conoscono. Poco considerato nella sua terra di origine, è quasi venerato oltreoceano. Voleva trascorre gli ultimi anni della sua vita nella sua città, vicino ai pochi affetti che gli restano, ma non ce l’ha fatta. Non solo per colpa della saudade
ASCOLI – Alla soglia degli ottantotto anni, da autodidatta, continua a sciare come solo i maestri di questo sport sanno fare. Conosciutissimo e apprezzato anche come artigiano, ha arrampicato e disceso per diciotto volte tutti i 4.000 delle Alpi. Ha amato, e continua ad amare, neve e montagna come pochi altri, con una passione straordinaria mai venuta meno. E che va raccontata
ASCOLI – Un’altra attività storica della città che chiude i battenti. Punto di riferimento per tre generazioni di imbianchini e dei più valenti artisti ascolani. Uno degli arcieri della Quintana più vincenti di sempre ci racconta la storia della sua azienda familiare che ha segnato un’epoca
DOVE nascono i campioni. Fra Offida e Appignano. Si chiamano D’Angelo tutti e due, ma non sono parenti. Pochi lo sanno, ma sono fra i piloti di automodellini radiocomandati più forti del mondo. Vantano titoli italiani e partecipazioni a competizioni internazionali. Prossimi obiettivi Campionato italiano, Europei in Sicilia e Mondiali 2025 in Perù. Stessa categoria, stessa passione ereditata dai padri, stesso cuore della stessa terra picena. Il legame di forte amicizia che lega, da sempre, loro e le loro famiglie, è il valore aggiunto alle loro vittorie
LA SCELTA di Simona Bonamassa («faccio il lavoro che amo») dopo il diploma al Liceo Linguistico di San Benedetto. Dopo giornate piene di fatica, in un ambiente prettamente maschile dove tutti la stimano e le vogliono bene, trascorre il tempo libero con la comitiva degli amici. Ha 23 anni, è fidanzata e vive a Castel di Lama con i genitori, un fratello e due sorelle. Un caso più unico che raro, almeno dalle nostre parti, un modello a cui fare riferimento e da cui trarre insegnamento
ASCOLI – Standa, secondo atto. L’onda lunga del successo riscosso dal nostro precedente articolo sul primo grande magazzino ascolano, non poteva non farci tornare sul tema. Adele Marcelli, trentadue anni nella Standa di Ascoli, è stata una di loro. Dopo una infanzia sofferta ha scritto la storia del movimento sindacale in quella azienda e, insieme alle sue colleghe di ogni epoca, lasciato un ricordo indelebile
ASCOLI – Dietro il successo dell’ultimo “Miseria e Nobiltà” riproposto al Ventidio Basso un trentennio di passione per il palcoscenico. Quattro generazioni di attori per diletto in una Compagnia che, raccogliendo il testimone di grandi personaggi del passato, vuole tutelare la lingua ascolana. Un gruppo di amici veri, una grande famiglia, che si impegna tutto l’anno divertendo e divertendosi con la recitazione. Le emozioni forti di una serata memorabile con i grandi padri fondatori chiamati e acclamati