Sono ventotto, per ora, i Daspo, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive, notificati oggi ad altrettanti tifosi rossoblù per i fatti di Vicenza-Samb dello scorso 6 novembre. L’interdizione dai campi è variabile a seconda dei casi fino ad arrivare ad un massimo di otto anni. Tra questi anche Luca Fanesi che ha lottato tra la vita e la morte per diverso tempo nell’ ospedale veneto.
Sei anni di Daspo per lui e per cinque anni dovrà recarsi a firmare al Commissariato di via Crispi ogni giorno in cui la Samb giocherà. La notizia era nell’aria ed è stata ufficializzata da Massimiliano Fanesi, fratello di Luca, attraverso un post sui social in cui pubblica interamente il verbale di notifica della Questura di Vicenza con questo commento: “senza parole, la battaglia continua”. La ricerca della verità è la cosa primaria per la famiglia Fanesi. Le indagini, però, sembrano essersi bloccate, visto che dopo sei mesi la Procura della Repubblica di Vicenza ne ha chiesto un supplemento. Nelle settimane passate, poi, alcuni agenti della Digos veneta, erano giunti a San Benedetto per interrogare alcuni tifosi rossoblù. I Daspo entrano in vigore dalla prima partita dopo la notifica del provvedimento.
B.Mar.
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Luca Fanesi tra i tifosi diffidati per il dopo Vicenza-Samb, anche per lui in arrivo un Daspo
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