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Gran Pavese
Rossoblù o… Bianconero?

SAN BENEDETTO - I premi assegnati dal Comune sono stati realizzati da una ditta di Ascoli. Tra campanilismo, ironia e qualche accenno polemico, fa chiarezza la stessa Amministrazione che ha proceduto rispettando un dovere di legge previsto dal codice degli appalti
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I premiati con il “Gran Pavese Rossoblù”

di Marco Braccetti

Gran Pavese Rossoblù o… bianconero? Una domanda ironica che, terminate con successo le festività patronali di San Benedetto Martire, continua a circolare tra i più accesi fautori del campanilismo Ascoli-San Benedetto. Il motivo dell’interrogativo sta tutto nella ditta alla quale, quest’anno, l’amministrazione comunale rivierasca ha affidato il compito di forgiare le 5 medaglie che simboleggiano la civica benemerenza: uno dei più importanti riconoscimenti della sambenedettesità. Si tratta della “S.G. Silver Gold Art di Ferretti P. e Biondi T. Snc”, con sede ad Ascoli in via delle Zeppelle 51.

Lo rende noto uno specifico atto (pubblicato sull’albo pretorio municipale e firmato dalla dirigente Catia Talamonti) che autorizza la spesa per la fornitura dei premi, consegnati sabato scorso in municipio nell’ambito della Festa del Patrono. Totale: 427 euro iva inclusa per, come recita il documento: “cinque medaglie in argento di diametro mm. 50 personalizzate con stampa anteriore a colori  (contenente lo stemma del Comune di San Benedetto del Tronto e la dicitura: Città di San Benedetto del Tronto, Gran Pavese Rossoblù) ed incisione posteriore contenente data e dicitura: “Premio Gran Pavese Rossoblù a (nominativo del premiato)” con nastrini di raso rosso e blù (per poterla appendere) ed astuccio”.

Dunque, 85,40 euro lordi per ogni medaglia. Lo scorso anno, tale compito era affidato alla sambenedettese “Il Campione N.2 di Rossi Emidio e C. SaS” che forniva medaglie al prezzo di 97,60 euro lordi cadauna. Dietro questa scelta non c’è nessun retroscena particolare, ma un mero obbligo contabile: in certi casi, davvero più forte delle ragioni di campanile.  Fonti vicine al sindaco di San Benedetto Pasqualino Piunti, infatti, spengono ogni fuoco polemico sul nascere, facendo sapere che si è proceduto rispettando un precisi doveri di legge previsti dal Codice degli appalti. Infatti, per la fornitura delle 5 medaglie, il Comune aveva istruito una piccola gara, con regole precise. Erano stati richiesti 6 preventivi ad altrettante ditte. Di queste 6, hanno risposto solo 2 e, tra queste 2, il preventivo meno caro era quello fornito dalla ascolana “S.G. Silver Gold Art” che dunque non poteva non aggiudicarsi il lavoro.


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