Eroina e ricatti ai giovani tossici
Sgominata la banda dei tunisini

ASCOLI - L'operazione "Boxer" è andata avanti per oltre un anno, soprattutto lungo la riviera sambenedettese, ed ha portato all'attenzione della Polizia il ritorno prepotente di una droga ritenuta fuori moda e invece in auge soprattutto tra i ragazzi
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Si chiama operazione “Boxer” ed ha sgominato un’organizzazione che riforniva di eroina il mercato della riviera adriatica della provincia ascolana. L’ha portata a termine la Polizia al termine di indagini durate oltre un anno e dirette dalla Procura della Repubblica di Ascoli. La banda, composta prevalentemente da cittadini tunisini, era dunque specializzata nello smistamento di una droga ritenuta fino a qualche tempo fa demodé ed appannaggio delle classi sociali più basse, surclassata dalla più modaiola cocaina.

E invece, i militari hanno potuto riscontrare come l’eroina sia tornata prepotentemente in auge, ormai utilizzata in maniera trasversale, specialmente da giovanissimi. I rilievi continui hanno portato ai tunisini, ritenuti i gestori di quello che è divenuto un vero e proprio monopolio soprattutto lungo la riviera di San Benedetto.
Le prime indagini hanno fatto emergere come gli spacciatori facessero proselitismo tra i giovani, inducendoli a condotte di spaccio dietro promessa di consegna dello stupefacente a loro necessario: l’alta assuefazione e la dipendenza procurata dall’eroina induceva le giovani vittime a ripetute e continue cessioni di dosi ad altri tossicodipendenti.
Ricostruita tale allarmante dinamica, corroborata da evidenti prove di reato e importanti risultanze investigative, la Procura della Repubblica di Ascoli ha chiesto  all’Ufficio del G.I.P. del capoluogo l’emissione di svariate misure cautelari personali, al fine di stroncare il gruppo criminale, richiesta pienamente accolta. Contemporaneamente all’esecuzione delle misure, sono state effettuate molte perquisizioni domiciliari finalizzate a riscontare quanto acquisito nell’indagine.


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