Carnevale si prepara al clou
Gran finale con vlurd, moccoli e
il teatro a cielo aperto di Ascoli

MARTEDI' GRASSO tutto da vivere nel Piceno coi tre poli principali della festa pronti a regalare balli e risate. Tra le cento torri spazio all'ultimo atto dell'esilarante (e dissacrante) concorsone mascherato. A Offida torna la rievocazione dei "vlurd" col grande falò pronto ad accendersi in piazza del Popolo, mentre a Castignano si spengono le luci e si illuminano i moccoli, le lanternine colorate dallo scenico impatto
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di Luca Capponi 

Carnevale sembra appena cominciato, eppure domani si chiude. Giorni che volano via sempre troppo veloci, si dirà. Ma quando è festa è giusto che sia così. Il 5 marzo martedì diventa grasso e punta al botto. Anche grazie al meteo mai così favorevole. Ascoli, Offida e Castignano, i tre alfieri del Carnevale Storico del Piceno, si preparano con le loro caratteristiche rievocazioni, ognuna con le sue peculiarità, ognuna che vale la pena di essere ammirata almeno una volta.

Uno dei simboli del Carnevale Ascolano 2019, il bimbo mascherato da Maurizio Costanzo (foto Vagnoni)

Tra le cento torri, nel pomeriggio, continua il concorsone mascherato, quest’anno più esilarante che mai con gruppi e singoli (sono in 125) pronti a mettere alla berlina chiunque. Usi, costumi, politici, personaggi in vista, imprenditori: nessuno si salva, tutti ne ridono, almeno per qualche giorno. Un teatro itinerante a cielo aperto da migliaia di spettatori, che vedrà il clou tra piazza Arringo e piazza del Popolo a partire dalle 15. Al calar della sera (con orario…elastico) ecco le nomination delle maschere (il vincitore però verrà svelato e premiato il 10 marzo al Palazzo dei Capitani) e la musica del dj Ermanno Carucci per i balli finali. Dopo il botto di presenze domenica, si confida nel bis.

Vlurd che bruciano a Offida

Ad Offida è il giorno dei “vlurd”, le grandi fascine di canne il cui uso antico consisteva nel bruciarle durante il fuoco liberatorio che sanciva la fine dei bagordi. Così, tra le vie del centro gremito di maschere, congreghe e visitatori, accade ancora oggi. Prima l’attesa tra musica e balli poi, intorno alle 19, centinaia di “vlurd” vengono condotti in piazza del Popolo, trasportati a spalla, per essere dati alla fiamme in quello che rimane un rito magico e irrinunciabile.

La stupenda sfilata dei moccoli

Anche a Castignano magia e fuoco con gli spettacolari moccoli: trattasi di lanternine colorate che ogni castignanese doc costruisce per sé secondo un modo di fare secolare, una canna che termina con rombi a più facce rivestite di carta velina. Allo spegnimento delle luci, si accendono illuminando le vie del borgo in maniera inedita e suggestiva; da quel momento parte la “processione” che al ritmo di “fora fora li moccule” arriva in piazza San Pietro, dove si svolge la battaglia finale che culmina nel rogo purificatore.

La festa però, inizierà già alle 15 con la sfilata dei gruppi mascherati e dei carri allegorici da Borgo Garibaldi e la successiva premiazione (ore 18). Dopo i moccoli, alle 22, veglione al Teatro Comunale con Simon Dj.

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