Nuova Soprintendenza ad Ascoli
La Cisl: «Opportunità e riconoscimento
del territorio»

MARCHE - Il segretario regionale della funzione pubblica, Todaro. «Siamo orgogliosi di questo risultato perchè da soli ci eravamo opposti all’intenzione del precedente Ministro di ridurre le sedi dirigenziali e i centri di spesa in regione»
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Il sindacato Cisl Fp (funzione pubblica) delle Marche interviene dopo la decisione di istituire ad Ascoli la nuova Soprintendenza delle Marche, la cosiddetta “Marche Sud”. «L’istituzione di questo nuovo Ufficio – dichiara il segretario regionale Francesco Todaro – riconosce non solo il valore del nostro territorio dal punto di vista storico e artistico, ma valorizza anche l’apporto in termini di capacità ed efficacia di gestione del patrimonio e del territorio da parte dei lavoratori marchigiani del Ministero».

Francesco Todaro

«Come Cisl siamo orgogliosi di questo risultato – aggiunge Todaro – perché da soli ci eravamo opposti all’intenzione del precedente Ministro di ridurre le sedi dirigenziali e i centri di spesa in regione, con la conseguenza di perdere peso nell’assetto politico del Ministero, mentre questa riorganizzazione aumenta addirittura gli Uffici marchigiani riconoscendo lo straordinario valore delle Marche. Rimaniamo in attesa della pubblicazione definitiva degli atti, per procedere a un confronto locale con l’Amministrazione al fine di analizzare le modalità di gestione di questo passaggio e le eventuali ricadute occupazionali sul territorio, garantendo al massimo le esigenze del personale oggi in servizio, affinché non venga in alcun modo danneggiato, ma soprattutto perché nel prossimo futuro venga previsto un adeguato incremento dell’organico regionale attraverso nuove assunzioni dai concorsi pubblici».

«La nuova gestione Franceschini al Mibact – aggiungono Valentina Di Stefano e Giuseppe Nolè, coordinatori nazionali Cisl Fp Mibact – si apre sotto buoni auspici e con una nuova capacità di ascolto delle esigenze dei lavoratori. La nuova Soprintendenza permette di rafforzare la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale attraverso una presenza ancora più capillare sul territorio, garantendo inoltre uno snellimento dei tempi delle procedure a vantaggio di cittadini, enti locali e imprese».

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