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Lotta al Coronavirus,
donazioni per oltre 1 milione
Il Piceno capitale della solidarietà

LA RACCOLTA a favore dell'Area Vasta 5 ha toccato il mezzo milione (100.000 dall'imprenditore Battista Faraotti). Quella di Protezione Civile e Comune di Ascoli è a quota 40.000 euro. La Fondazione Carisap ha acquistato attrezzature sanitarie per 600.000 euro. Tante iniziative da parte di associazioni, imprenditori e singoli cittadini
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Ascolani generosi. Più di mezzo milione, complessivamente, è stato fino ad oggi raccolto attraverso le donazioni destinate all’acquisto di attrezzature e presidi sanitari vari a favore della sanità del Piceno. Di fronte alla tragedia del Coronavirus, che ha visto anche la sanità locale, a cominciare da medici, infermieri e altri operatori, dirigenti e personale tutto, impegnata notte e giorno con sacrifici enormi, hanno avuto un buon successo tutte le iniziative di solidarietà. Più che in altri territori marchigiani, secondo quanto emerso sino ad ora.

Grazie a tutti quelli che hanno donato

Ci riferiamo in particolare alla raccolta di fondi aperta dall’Area Vasta 5 (causale Emergenza sanitaria coronavirus Area vasta n. 5, IT 41U0200813507000105662452) e a quella aperta dalla Protezione Civile insieme al Comune di Ascoli (causale Protezione Civile Donazione per emergenza coronavirus IT 98I020081350700010249338).

La prima iniziativa, quella più “istituzionale”, ha raccolto sino ad oggi 500.000 euro, una cifra molto alta, che testimonia davvero un sentimento di solidarietà come sempre rilevante. Commenta il direttore dell’Area Vasta Cesare Milani: «Mi risulta che rispetto agli altri territori delle Marche da noi è stata raggiunta sia la quota più alta».  Solo l’imprenditore Battista Faraotti ha elargito 100.000 euro (che in un primo momento sembrava che dovessero servire per l’acquisto di un Ecmo ma poi dirottate ad altre attrezzature). Le donazioni alla Protezione Civile, invece, ammontano fino ad oggi, come riferisce il sindaco Marco Fioravanti, a 40.000 euro.

Al di là di queste due raccolte fondi, l’intervento più consistente, per venire in aiuto alla sanità del Piceno in questo momento difficile, è giunto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno che ha provveduto all’acquisto di una Tac per il Pronto Soccorso dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli, di un Ecmo, macchinario specifico per combattere le gravi insufficienze respiratori e/o cardiache, per l’ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto e altri presidi sanitari. Il tutto per circa 600.000 euro. In totale, dunque, oltre 1 milione. Al quale va sommato il ricavato ottenuto dalle varie raccolte avviate da privati e associazioni in tutto il territorio della provincia e dalle donazioni di ditte e privati cittadini.

f.d.m.

 

 


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