Il ministro De Micheli
inaugura la Unimer:
«A breve il commissario per la Salaria»
Spiragli per la terza corsia dell’A14

ARQUATA DEL TRONTO - La titolare del Dicastero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha incontrato i rappresentanti del Piceno: «La riapertura della fabbrica è un segnale di speranza per tutto il territorio». Il presidente della Regione Luca Ceriscioli: «Con cinque miliardi risolviamo i problemi delle Marche»
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Il taglio del nastro del nuovo stabilimento Unimer

di Renato Pierantozzi

«Con il nuovo Decreto semplificazioni l’iter per commissariare le opere pubbliche sarà più veloce e già a settembre avremo le prime nomine visto che posso mandare l’elenco al presidente del Consiglio e i nomi dei commissari». E’ la rassicurazione che è giunta questa mattina dal ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, sulle incompiute tra cui c’è la galleria di Trisungo ferma da mesi a causa del fallimento della ditta Carena di Genova (leggi l’articolo). La De Micheli ha inaugurato lo stabilimento della fabbrica di fertilizzanti Unimer di Pescara del Tronto ricostruito da zero dopo il terribile sisma del 2016 (leggi l’articolo). Present anche il sindaco Aleandro Petrucci, il governatore delle Marche Luca Ceriscioli, il commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini e le massime autorità del Piceno con in testa il prefetto Rita Stentella.

Il ministro De Micheli ha spiegato le novità sulle opere pubbliche spiegando le novità del Decreto Semplificazioni? «La procedura è stata molto semplificata -dice- e il parere alle Camere dovrà essere reso già in 15 giorni. Sa già il nome? Sì, ma non ve lo dico».

Anna Casini e Paola De Micheli

Capitolo A14, a che punto siamo con lavori, dissequestri e prospettive per il futuro per evitare il caos attuale?

«Abbiamo avuto il dissequestro delle aree sequestrate quest’inverno quando ci fu la crisi del Cerrano (il viadotto a rischio in provincia di Pescara, ndr) – ha risposto la De Micheli – adesso possiamo arrivare rapidamente ai progetti esecutivi di manutenzione straordinaria di quelle tratte e programmare i cantieri anche alla luce di un’altra norma inserita nel Decreto che dà al Ministero il potere di fare le programmazione anche sui sedimi autostradali. Non si possono fare commissariamenti perché non è un’opera pubblica, ma in concessione.

Il fatto di aver, seppure in fase di stesura, risolto la questione con Aspi (la società autostrade dei Benetton, ndr) da una parte accelera gli interventi di manutenzione straordinaria e dall’altra anche la soluzione della terza corsia che nelle Marche è particolarmente attesa».

Il Ministro ha chiesto anche alla Regione di fissare le priorità.

«Ho consegnato – ha aggiunto – a Ceriscioli il dossier sullo stato di avanzamento delle opere che dipendono dal Mit su questo territorio e l’elenco delle opere introdotto in Italia Veloce per chiedere alla Regione di immaginare, anche in maniera formale, l’ampliamento sulla base di quelle che possono essere le strategie territoriali. Nell’arco di pochi giorni possiamo ampliare l’elenco».

Infine il plauso alla riapertura della fabbrica arquatana.

«La riapertura dell’Unimer -ha detto sempre la De Micheli- è da stimolo ed è esemplare per almeno due motivi. Scegliere di fare impresa qui significa credere nella qualità delle persone di questo territorio e nelle relazioni. Inoltre è un esempio anche per la velocità e la competenze con cui questo cantiere è stato affrontato dalle istituzioni (Usr) e dall’impresa. La famiglia di imprenditori Di Majo ha a cuore molto di più i valori del fare imprese piuttosto che le dichiarazioni roboanti di natura economica finanziaria. E’ un’impresa che ha anche risultati sul mercato, ma in questo caso ha messo davanti i valori in un territorio molto sofferente».

Soddisfazione anche dal governo regionale.

«Dal Ministro sono giunte novità concrete -ha commentato la vice presidente Anna Casini- ci sono i fondi per la progettazione del nuovo tratto della Salaria (leggi l’articolo), oltre a 32 milioni per la sistemazione del fondo stradale da Acquasanta a Ascoli e 22 milioni fino al confine con Rieti. Ha poi accennato alla progettazione esecutiva, che già c’è, della terza corsia fino a Pedaso e credo che con le nuove risorse dell’Europa non ci saranno difficoltà. Abbiamo parlato della bretella di San Benedetto e della connessione dell’Ascoli-mare con la bretella per Teramo. Abbiamo i progetti nel cassetto e aspettiamo i fondi che a detta del ministro ci saranno a breve»

«Noi abbiamo stimato che 5 miliardi di euro sarebbero sufficienti per realizzare tutto il quadro infrastrutturale della nostra regione -ha aggiunto il presidente Luca Ceriscioli– e di cui si parla da tanti anni. Il raddoppio della Orte-Falconara, la rete ferroviaria, la sistemazione di tratti che si possono arretrare della linea Adriatica, il potenziamento della terza corsia dell’A14, la Salaria, la Pedemontana delle Marche e la Fano-Grosseto. Abbiamo ribadito al ministro il deficit infrastrutturale esistente e per il rilancio del nostro territorio abbiamo inviato da mesi al Mit un quadro ben dettagliato.

Al centro Gino Sabatini

«L’Anci ha fatto la fotografia della situazione infrastrutturale materiali e immateriale – ha aggiunto il presidente dell’Anci Marche e candidato presidente, Maurizio Mangialardi – non è un semplice elenco della spesa, ma con i fondi che arriveranno nei prossimi

Il ministro ha anche incontrato  i rappresentanti delle associazioni di categoria e sindacali del Piceno. In particolare il presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, ha consegnato un report messo a punto dalla sua istituzione.

«Senza un timing preciso, senza una calendarizzazione certa delle opere da realizzare gli imprenditori non possono programmare la gestione degli investimenti – ha commentato il presidente Sabatini- La storia dei nodi infrastrutturali nelle Marche è storia decennale: l’uscita dal Porto, il completamento della Quadrilatero, della Fano-Grosseto, sono vicende di cui si parla da molte legislature e che frenano lo sviluppo di questa regione. Gli imprenditori non ampliano le attività aziendali senza la sicurezza di un collegamento autostradale. Cruciale naturalmente procedere nell’attuazione del piano infrastrutture parallelamente alla realizzazione delle  opere legate alle ricostruzione. Confidiamo nell’esperienza e nell’interessamento del ministro per venire a capo delle principali criticità, la Camera di commercio delle Marche, anche in questa partita, si impegna nel suo ruolo di facilitatore istituzionale e porterà avanti le istanze di categorie e operatori economici»


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