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“Catene”, un successo
al San Benedetto Film Fest

SAN BENEDETTO - Il corto mette in luce come la violenza non sia una questione di sesso era fuori gara. Proiettati anche "Colpa del mare" e "L'Italia chiamò"
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E’ stato un successo la prima serata del “5° San Benedetto Film Fest” alla Palazzina Azzurra. Sono stati presentati tre film che hanno inchiodato il pubblico: due in gara (“Colpa del mare” e “L’Italia chiamò”) e uno fuori gara: “Catene”.

Quest’ultimo, frutto di un progetto di Luigi Terrazzino per la regia di Silvia Estella Ondina Sanna, ha suscitato particolare interesse per il tema trattato. E’ infatti basato sulla drammatica vicenda di William Pezzullo, sfregiato con l’acido dall’ex partner, il film narra della violenza dall’insolita angolazione dell’uomo vittima di una donna carnefice.

Madrina d’eccezione l’assessore comunale alle Pari opportunità Antonella Baiocchi, precorritrice dell’innovativo concetto delle cosiddette “Pari opportunità inclusive” di tutte le vittime indipendentemente da sesso, età, cultura e razza.

Il Comune di San Benedetto è anche stata la prima istituzione pubblica in Italia ad aver sostenuto l’apertura del Centro anti violenza “Oltre il genere”, a tutela degli uomini vittima di violenza, per i quali lo Stato vergognosamente ad oggi non spende un euro.

Il direttivo del Festival è composto da Marco Trionfante (direzione artistica), Cosimo Guadalupi (presidente), Fabio Varese (project manager programmazione e allestimenti), Luigi De Scrilli (consulenza legale), Giovanni Leanza (account manager), Olga Merli e Alfredo Amabili (referenti della giuria).

 


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