Gemellaggio tra Ascoli e Napoli:
San Giacomo della Marca
si affianca
a Sant’Emidio e San Gennaro

PATRONO - Verrà annunciato nel corso dell’incontro di giovedì 9 settembre, in occasione della festa del santo nato a Monteprandone, nella chiesa a lui dedicata e retta da don Carlo Lupi, promotore del sodalizio con la città campana e coautore del libro che lo racconta
...

Don Carlo Lupi, il vescovo Domenico Pompili e il sindaco Marco Fioravanti, durante la presentazione del libro “Storia di un gemellaggio”

 

C’è anche San Giacomo della Marca tra i Santi che accomunano Ascoli e Napoli.

Al santo nato a Monteprandone l’1 settembre 1393 e morto a Napoli, dove ha trascorso gli ultimi anni, il 28 novembre 1476, si apre il gemellaggio tra le due città, partito con San Gennaro 20 anni fa, per iniziativa della parrocchia di Folignano, per poi coinvolgere l’intera diocesi ascolana nel nome anche di Sant’Emidio, compatrono del capoluogo campano.
Da una gita parrocchiale ad un rapporto che si è consolidato nel tempo, tutto raccolto nelle pagine del libro, “Storia di un gemellaggio”, scritto dall’allora parroco di Folignano ed ora di San Giacomo della Marca di Ascoli, don Carlo Lupi insieme con Daniele Ricciotti e Sergio Spurio.
L’opera, presentata ad Ascoli, nella sala della Vittoria della Pinacoteca civica lo scorso 4 agosto, è valsa a don Carlo anche il premio “Emidius”, conferitogli dal Comitato per i festeggiamenti in onore di Sant’Emidio.
L’occasione per inserire San Giacomo della Marca, al secolo Domenico Gangala, nella devozione che accomuna  Ascoli e Napoli sarà la festa del patrono, nell’omonima parrocchia ascolana, in programma dal 9 al 12 settembre, in forma ridotta per via del Covid.
Momento clou del triduo liturgico è l’incontro aperto a tutti e che si terrà domani, giovedì 9 settembre, alle ore 21: l’esperienza campana di San Giacomo della Marca sarà raccontata dal padre superiore del convento dei Frati minori francescani di Porto Potenza Picena (Macerata), Lorenzo Turchi.
La serata prevede anche un intermezzo musicale di Ilaria Roscioli.
I festeggiamenti termineranno domenica, con la messa delle 18,30 dopo la quale, al posto della tradizionale processione, verrà esposta la statua del patrono sul sagrato della chiesa, per la benedizione, con esibizione del “Corpo bandistico Giovanile piceno”.

m.n.g.

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X