di Andrea Ferretti
All’alba di oggi, martedì 14 dicembre, i poliziotti delle Squadre Mobili di Ascoli e di Pescara hanno arrestato tre persone, di origine straniera e residenti lungo la Vallata del Tronto e sulla costa picena, gravemente indiziati dei reati di detenzione e spaccio di droga.
La Questura di Ascoli
L’inizio dell’attività investigativa risale al periodo giugno 2019-marzo 2020: partì dall’Abruzzo e finì nell’Ascolano.
In pratica si trattava di un gruppo di stranieri, radicati nel Piceno, che si muovevano a cavallo di Marche e Abruzzo, ora gravemente indiziati di essere dediti all’approvvigionamento di ingenti quantitativi di cocaina e marijuana destinate al mercato locale e, secondo la Procura di Ascoli, al rifornimento di clan criminali delle province di Teramo e Pescara.
Il gruppo utilizzava come “depositi” per la droga due fabbricati situati e ben celati nei boschi della zona, uno dei quali sorvegliato da un cane pitbull.
Da lì poi la droga partiva, con l’utilizzo anche di un’auto modificata ad hoc con un apposito vano per occultare sia le sostanze stupefacenti che il denaro incassato dalle vendite.
In totale sono stati sequestrati 12 k di marijuana e 3,5 kg. di cocaina, ma anche arrestati – in flagranza di reato – nove persone, ad Ascoli e nel quartiere Rancitelli di Pescara.
Al termine di questa prima fase di indagini, le tre persone arrestate, che devono rispondere di ben ventisei capi di imputazione, se la sono comunque cavata con i domiciliari.
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