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Come una barca in avaria
l’Ascoli affonda
con la Cremonese:
al “Del Duca” finisce 1-4,
la sconfitta deve far riflettere

SERIE B - Prestazione fotocopia di quella di Cittadella. Nonostante il gol di Eramo, che riapre le speranze prima dell'intervallo, il portiere ospite non compie una parata. Basta questo a giustificare il meritato successo dei grigiorossi, tecnicamente una spanna superiori, che danno una severa lezione di gioco all'undici di Sottil. Dionisi & C. fuori dalla griglia playoff
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Il ricordo di Costantino Rozzi

 

di Andrea Ferretti

 

Il “Del Duca” torna tabù e l’Ascoli chiude il 2021 davanti al pubblico amico con un’altra sconfitta dopo quelle che, solamente nel girone di andata, ha subìto contro Benevento, Brescia, Lecce e Spal. Tante, troppe.

Rovesci che, grazie al cammino esterno, fanno solo scivolare il Picchio fuori dalla griglia dei playoff. Dopo il capitombolo Cittadella, un altro ko che evidenzia tutti i limiti della squadra di Sottil, incapace di costruire un’azione pericolosa e con il portiere avversario che, sebbene Carnesecchi abbia subìto il gol di Eramo, non ha compiuto una parata che è una.

L’Ascoli voleva mettere a segno l’operazione aggancio, ma finisce con la Cremonese raddoppia il vantaggio sui bianconeri (da 3 a 6 punti) e strappa una vittoria più che meritata mettendo in mostra doti tecniche che l’Ascoli possiede, ma solo a sprazzi, con Sabiri e Dionisi. Poi stop.

La Cremonese resta così saldamente nella scia delle primissime con otto punti ultime quattro partite. Non può che essere soddisfatto Pecchia, ex bianconero, che da calciatore collezionò sei presenze nel 2006-2007, ultima stagione dei marchigiani in Serie A.

In campo, su fronti opposti ci sono Dionisi e Ciofani. Amici fraterni, i due attaccanti e capitani hanno giocato in tandem per anni nel Frosinone conquistando a suon di gol due promozioni in Serie A nel 2015 e 2018.

Spazio all’amarcord prima della partita, allo scambio dei gagliardetti. Ed è nel segno dei ricordi anche la doppia cerimonia dell’intervallo: il 27° anniversario della morte del Presidentissimo Costantino Rozzi e l’intitolazione della tribuna stampa al giornalista Bruno Ferretti. Due personaggi che hanno fatto la storia dell’Ascoli Calcio.

 

L’intitolazione della Tribuna Stampa a Bruno Ferretti

LA CRONACA – Al 7’ Sabiri ha la prima occasione ma si allunga troppo la palla nel tentativo di superare Carnesecchi in uscita. E’ l’unico lampo, si fa per dire, in una prima mezzora da sbadigli. Proprio al 31’, però, è un missile il sinistro da venti metri di Valeri sul quale non fa in tempo a chiudere Eramo (sfiora la palla) e Leali non può nulla. L’Ascoli non fa in tempo a reagire che al 39’ arriva il raddoppio grigiorosso con Buonaiuto: imbucata di Fagioli, Avlonitis viene dribblato come un ragazzino alle prime armi, diagonale potente e perfetto: 0-2.

L’Ascoli stavolta ha il merito di reagire e al 44’ Eramo, di testa sul traversone di Dionisi, accorcia le distenze ridando fiducia. La ripresa si apre sulla falsariga del primo tempo. Al 4’, infatti, ci vogliono i guantoni di Leali a deviare in angolo il destro di Fagioli bravo a inserirsi sul centro di Valeri. La gara poi al 6’ si complica maledettamente per l’Ascoli con il secondo giallo rifilato dall’acerbo arbitro Zufferli a Botteghin che lascia i marchigiani in dieci.

Al 17’ si accendono inspiegabilmente i riflettori del “Del Duca”, ma non si accende l’Ascoli nonostante Pecchia sembra volergli dare una mano richiamando in panchina Fagioli e Buonaiuto, addirittura i due migliori.

Ma uno dei nuovi entrati, Di Carmine, segna il terzo gol appoggiando in rete a porta vuota. L’azione è palesemente viziata da un fallo su Bidaoui sul quale però la squadra arbitrale sorvola.

Non è finita. Al primo dei cinque minuti dell’extratime finale c’è gloria anche per Vido, un altro subentrato dalla panchina, che cala il poker con estrema facilità. Ma l’Ascoli è ormai allo sbando e diversi spettatori se ne sono già andati.

Per Sottil e i suoi dovrà essere un Natale di profonda riflessione.

 

Proteste bianconere nei confronti dell’arbitro: tema ricorrente della gara

ASCOLI (4-3-1-2): Leali; Salvi, Botteghin, Avlonitis (30’st Maistro), Felicioli (11’st D’Orazio); Eramo, Buchel (11’st Quaranta), Saric; Sabiri (30’st De Paol); Iliev (23’st Bidaoui), Dionisi. A disposizione: Bolletta, Raffaelli, Tavcar, Baschirotto, Collocolo. Allenatore: Sottil

 

CREMONESE (4-2-3-1): Carnesecchi; Sernicola, Bianchetti, Okoli, Valeri; Fagioli (15’st Vido), Castagnetti (37’st Baez); Zanimacchia (23’st Bartolomei), Gaetano, Buonaiuto (15’st Valzania); Ciofani (23’st Di Carmine). A disposizione: Ciezkowski, Sarr, Fiordaliso, Meroni, Ravanelli, Deli, Nardi. Allenatore: Pecchia

 

Arbitro: Zufferli di Udine (assistenti Di Gioia di Modena e Mokhtar di Lecco, quarto ufficiale Leone di Barletta, Var Sacchi di Macerata, Avar Scatragli di Arezzo)

 

Reti: 31’pt Valeri (C), 39’ Buonaiuto (C), 44’pt Eramo (A), 26’st Di Carmine (C), 46’st Vido (C)

 

Note: 6’st espulso Botteghin (A) per doppia ammonizione, entrambe per gioco falloso. Ammoniti: Sernicola (C), Fagioli (C), Dionisi (A), Castagnetti (C) per gioco falloso, Leali (A) per proteste, Vido (C) e Eramo (A) per reciproche scorrettezze. Spettatori paganti 3.115, incasso 26.364 euro. Angoli 3-1 per la Cremonese. Recupero 2’+5′


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