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Perugia-Ascoli, reazione incandescente ma tardiva

SERIE B - Tre esordi al "Curi": Bauman, Mendes e Adjapong. Una sfida che sembrava alla portata, ma alla fine i tre punti vano alla squadra di Castori. Incidente di percorso, c'è subito da rimettersi in carreggiata
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di Lino Manni

 

Un altro pomeriggio di calcio sul divano. In attesa della prestazione del Picchio, antipasto con diretta gol su Sky delle altre partite di B. Tanti gol e risultati a sorpresa che cambiano il volto della classifica. Tante vittorie in trasferta che speravo fossero di buon auspicio per l’Ascoli, ma purtroppo così non è stato. Sconfitta di… rigore, quello non dato (forse non c’era) ai bianconeri all’ultimo minuto di gioco. Come Parma e Genoa, anche l’Ascoli perde l’imbattibilità ed ora l’unica squadra senza l’onta della sconfitta è il Bari.

Ma torniamo alle cose nostre. Quella di Perugia è stata la giornata della “sfilata” in bianconero, una sorta di passerella, per i nuovi arrivati: Baumann, Mendes e Adjapong. Il portiere Baumann, bravo con i piedi ma forse troppo incollato alla porta, si presenta, nei primi minuti, con un rinvio da brivido. Poi vince l’emozione e svolge il suo compito con tranquillità. Certo qualcosa di più dovrebbe fare su tutti quei palloni che sorvolano l’area di rigore. Per Mendes e Adjapong è troppo presto per esprimersi.

Mister Bucchi, relegato in un box in tribuna causa squalifica, cambia diversi giocatori nell’undici titolare. I bianconeri, sospinti dagli oltre mille tifosi giunti da Ascoli, sembrano – nel primo tempo lo sono – padroni del campo. Si rendono pericolosi in un paio di occasioni con Bidaoui e Gondo, ma il gol lo segna la squadra di Castori prima del riposo. Insomma: giochi meglio ma sono gli altri che vanno al riposo in vantaggio.

Si può recuperare? Certo. Ma nella ripresa l’Ascoli mette in campo troppa frenesia e poca precisione. Inconcludente in attacco, tanto che il portiere del Perugia non è mai impegnato. Certamente tutti hanno dato il massimo ma sono emerse diverse lacune. A centrocampo Eramo e Collocolo sono stati poco incisivi. Buchel pian piano si è spento. In avanti Gongo, sempre pericoloso, gioca troppo da solo. Entrano anche Dionisi e Mendes ma di tiri in porta neanche a parlarne.

Con la forza della disperazione i bianconeri creano un finale incandescente nei quattro minuti di recupero. Troppo poco e, soprattutto, troppo tardi per recuperare una partita che era alla portata. Visto che gli attaccanti oggi non hanno segnato… alla fine speravo nel Var, sarà per la prossima. Da una sconfitta si possono avere tanti  insegnamenti, e allora diciamo che Perugia è stato un incidente di percorso e che l’Ascoli deve rimettersi immediatamente in carreggiata.


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