Gino Sabatini
«Le Marche fanno meglio dell’Italia, anche al netto della performance del farmaceutico che pure è un comparto che genera lavoro e valore. Tutti i settori al centro dell’azione promozionale della Camera e delle nostre Aziende Speciali, moda, agroalimentare, mobile e meccanica, contribuiscono in modo importante alla crescita del nostro export. Molto bene il calzaturiero nonostante la perdita di quote di mercato russo. La Germania è il primo Paese di riferimento per tutte le nostre imprese, la Francia è sempre sul podio. Usa e Cina sono destinazioni importanti rispettivamente per Mobile e Moda. Sono segni incoraggianti che tracciano un’indicazione per il lavoro che ci aspetta per il 2023 alle porte e ci vedrà al fianco della Regione con ATIM e SVEM. presto presenteremo i nuovi programmi e il calendario di un anno che si preannuncia ricco di opportunità».
Commentando i dati export del terzo trimestre 2022, queste le parole di Gino Sabatini, presidente della Camera di commercio delle Marche e vice presidente di Unioncamere.
Andrea Antonini
A confermare le sue parole anche la riflessione dell’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Marche Andrea Antonini:«Consolideremo la collaborazione con Camera Marche anche attraverso ATIM nella logica di filiera che ci ha portato ad affrontare insieme più forti gli appuntamenti dell’ultimo scorcio del 22. Nuovi bandi, accompagnamento all’export, ma anche incoming e digitale. Le calzature superano la performance del pre pandemia, per cominciare e sarà solo l’inizio, il MICAM invernale ci vedrà più forti e non più solo resilienti. Certamente le criticità permangono, dal costo del lavoro alla necessità di rivedere piani formativi e investimenti tecnologici, ma diciamo che possiamo andare più convinti di essere nella strada giusta».
L’ITALIA
Nei primi nove mesi dell’anno, tutte le regioni italiane registrano incrementi delle esportazioni il più marcato è per le Marche (+89,4%) che comunque crescono del 23% anche al netto delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Marche e Lazio e di metalli di base e prodotti in metallo da Lombardia e Veneto spiega per 3,7 punti percentuali la crescita dell’export nazionale; un ulteriore contributo di 1,9 punti deriva dalle esportazioni di prodotti petroliferi raffinati da Sicilia e Sardegna. All’opposto, la contrazione dell’export di autoveicoli da Abruzzo, Lombardia, Toscana e Molise e di prodotti in metallo dalla Toscana fornisce un contributo negativo di 0,6 punti percentuali alla variazione delle esportazioni.
ESPORTAZIONI DELLE MARCHE GENNAIO-SETTEMBRE 2022
Valore: 17.074,4 milioni di euro
Crescita rispetto gennaio-settembre 2021: +89,4%
Al netto di articoli farmaceutici chimico medicinali botanici: +23,1%
SETTORI CHE HANNO DATO IL MAGGIO CONTRIBUTO ALLA CRESCITA TENDENZIALE
1. Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici : 7.162,6 mln euro, pari a oltre 7 volte il valore del gen-set 2021
2. Tessile, abbigliamento pelli e accessori : 1.792,4 mln euro +32%
3. Mezzi di trasporto : 718,3 mln euro +91%
4. Metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti: 1.457,4 mln euro +25,6%
5. Coke e prodotti petroliferi raffinati: 230,3 mln euro; circa 3 volte e mezzo il valore del gen-set 2021
6. Agroalimentare: 405,4 mln euro + 22%
7. Mobile 465,9 mln euro quasi + 6%, Meccanica 4.280 mln euro +11%
8. Articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi: 633,6 mln euro; +18,4%
9. Macchinari e apparecchi n.ca: 1.790,7 mln euro; +5%
Tutte le pseudo-sottosezioni hanno segno positivo (ad eccezione dei prodotti delle attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, che peraltro sono di valore esiguo).
DETTAGLIO SINGOLI PRODOTTI
Maggiori contributi alla variazione tendenziale regionale:
1. Medicinali e preparati farmaceutici: 7.141,3 mln euro ; oltre 7 volte il valore del gen-set 2021
2. Navi e imbarcazioni: 559,6 mln euro ; +137,3%
3. Calzature: 1.055,5 mln euro +34,4% – Raggiungono e superano, seppure di poco, il valore dei primi 9 mesi 2019 (+3,3%).
4. Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi; combustibili nucleari: 522,8 mln euro; +51,8%
10. Prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio: 230,3 mln euro; circa 3 volte e mezzo il valore del gen-set 2021
PROVINCE MARCHIGIANE
Tutte le province marchigiane hanno segno positivo: Ancona +23,4%, Fermo +35,3%, Macerata +25,3%, Pesaro-Urbino +18,8% e Ascoli che quintuplica il valore del gennaio-settembre 2021
Principali destinazioni di esportazioni manifatturiere (98,5% del totale export) delle Marche gennaio-settembre 2022
1. Belgio 3.122,8 mln euro quasi quintuplicato
2. Germania 1.956,0 mln euro +89,5%
3. Stati Uniti 1.920,9 mln euro +di 2 volte e mezzo il valore del gen-set 2021
4. Regno Unito 1.285,1 mln euro +di 3 volte e mezzo il valore del gen-set 2021
5. Francia 1.247,6 mln euro +32,2%
Continua a diminuire l’export marchigiano verso la Russia 183,5 milioni di euro, -19,9%, al 16° posto della graduatoria dei maggiori mercati nei primi nove mesi del 2022.
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