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La città del futuro, ad Ascoli prende forma il Cantiere Riformista: «Fra sei mesi avremo un candidato sindaco»

UN PERCORSO all'insegna dell'unità aperto a tutti in vista delle Comunali 2024. Ne fanno parte Articolo Uno, Dipende da Noi, Ascolto & Partecipazione, Per Ascoli hic et nunc, Partito Democratico, Partito Socialista, Attivamente, Territorio è Sviluppo, Civici e riformisti per Ascoli, Movimento 5 Stelle. Suggerimenti, proposte e richieste: verranno create pagine social
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Il varo del Cantiere Riformista alla Libreria Rinascita

 

La campagna elettorale parte da lontano e, a un anno e mezzo dal ritorno alle urne, ad Ascoli c’è il varo del Cantiere Riformista. Un progetto che ha preso vita qualche mese addietro su input di alcune forze politiche, ovviamente non di maggioranza, che si sono strette intorno alla volontà di far dialogare forze politiche anche apparentemente distanti, ma consapevoli tutte della necessità di avviare un confronto costruttivo.

 

Ecco allora che gruppi politici (rappresentati e non in Consiglio comunale), associazioni, comitati, singoli soggetti della società civile hanno fatto la loro scelta. L’obiettivo è arrivare entro la primavera 2023 a redigere un programma comune e indicare un candidato sindaco per le Comunali 2024.

 

«Ci mettiamo a disposizione dei cittadini per costruire una proposta per la città – dicono – che le restituisca una nuova visione all’insegna del pluralismo, della partecipazione e dell’apertura all’esterno nella volontà di essere attore protagonista di quella governance multilivello da cui ormai è impossibile prescindere. Condividiamo la certezza del declino demografico, socio-economico, culturale e occupazionale che Ascoli vive da ormai diverso tempo nonché le gravi responsabilità dell’attuale amministrazione nel mancato accoglimento delle opportunità strategiche per il suo sviluppo e la sua mission».

 

La partecipazione al Cantiere Riformista è aperta a tutte le forze che intendono riconoscervisi e offrire un contributo.

 

«Con questa presentazione (avvenuta alla Libreria Rinascita ndr) vogliamo informare i cittadini dell’inizio di un percorso all’insegna dell’unità e dell’impegno comune per proporre una visione nuova e originale di Ascoli, che immaginiamo finalmente dinamica, aperta, competente, autorevole e protagonista nel territorio. La seconda – dicono i fondatori del Cantiere – è quella di offrire ai cittadini i luoghi e gli strumenti per essere davvero coprotagonisti nelle scelte che li riguardano e che non dovranno essere più semplicemente calate dall’alto con un consenso attorno ad esse generato soltanto dalla macchina social e da un gruppo di seguaci».

 

E ancora: «Il Cantiere vuole essere lo strumento per uscire da uno stallo ben percepibile in cui la città è stata trascinata negli anni, con Amministrazioni divisive e incapaci di mettere a disposizione dell’agire pubblico le necessarie competenze e una visione chiara e coerente del futuro. Amministrazioni che continuano a vivere solo di annunci, promesse e troppi obiettivi strategici falliti. Pensiamo alla vicenda Unesco, alla Capitale italiana della cultura, alla mancata riqualificazione dell’area ex-SGL Carbon, al disastro Saba, e alle molte occasioni che si stanno perdendo in questo momento di grande crisi ma al tempo stesso ricco delle opportunità offerte dagli abbondanti fondi, principalmente del Pnrr, a disposizione degli enti locali».

 

«Alcune idee le abbiamo già condivise negli incontri che si sono svolti sinora ma il Cantiere – spiegano – è pronto a recepire consigli proposte nonché nuovi contenuti per la sua agenda da parte di tutti coloro che lo vorranno. Per agevolare tale percorso di impegno condiviso verranno create pagine social per permettere a chi vorrà farne parte, con suggerimenti, proposte e richieste di incontri per un progetto di sviluppo cittadino partecipato e per mantenere un contatto costante. Ma a questa ormai imprescindibile modalità di partecipazione online – concludono – si aggiungeranno anche momenti in presenza destinati alla elaborazione delle politiche che intendiamo perseguire per questa nostra città che ha un grosso potenziale sopito e inutilizzato».

 


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