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Verso Como-Ascoli, Breda: «È uno scontro salvezza, a quota 45 potremmo stare tranquilli»

SERIE B - Bianconeri partiti per la trasferta del "Sinigaglia" con un giorno d'anticipo. Prosegue a buon ritmo la prevendita per il settore ospiti: staccati 250 tagliandi. Il tecnico bianconero: «Dobbiamo pensare a fare più punti possibili. Dionisi ha il gol nel DNA, sta ritrovando fiducia e gamba. Rientra Gnahoré che può darci una mano»
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di Salvatore Mastropietro

 

Si avvicina sempre più il ritorno in campo per l’Ascoli, che sabato sarà di scena al “Sinigaglia” di Como per il match valevole per la 34esima giornata del campionato di Serie B. Per mitigare gli effetti della lunga trasferta, la squadra si è messa in viaggio già oggi per la Lombardia, dove domani – venerdì – verrà svolta la consueta seduta di rifinitura. È pronto a mobilitarsi in buon numero anche stavolta il popolo bianconero: a poco più di un giorno dal termine della prevendita (c’è tempo fino alle 19 di domani) il dato di biglietti venduti per il settore ospiti ammonta a circa 250 unità.

 

Roberto Breda (foto Ascoli Calcio)

Il bottino pieno contro i lariani potrebbe far salire il Picchio a quota 45 in classifica, un livello che dovrebbe garantire per certo la salvezza diretta e che potrebbe aprire interessanti – e impensabili anche fino a solo una settimana fa – scenari per il finale del campionato. Mister Roberto Breda, intervenuto prima della partenza per presentare il match, ha in questo senso le idee molto chiare in vista di Como-Ascoli: «È un match salvezza, non possiamo sapere cosa faranno gli altri e dobbiamo pensare solo a portare a casa più punti possibili. Squadre come Venezia e Cosenza stanno andando forte quindi non bisogna perdere nessuna opportunità. Il direttore ha parlato di salvezza a quota 45 e penso che sia abbastanza attendibile».

 

Capitan Dionisi spera di spezzare il digiuno di gol che prosegue da fine ottobre (foto Ascoli Calcio)

Con l’assenza di Forte il reparto offensivo dovrebbe essere sulle spalle di capitan Dionisi e Gondo: «L’attaccante vive per il gol, ma da allenatore io guardo le prestazioni e Dionisi ha fatto un’ottima partita contro il Sudtirol. Forse aveva subìto psicologicamente la partita di Frosinone per via della sua storia personale. Lui nel DNA ha il gol, vive per il gol, ma sta acquisendo sempre più fiducia e sempre più gamba. Gondo? Abbiamo provato un paio di alternative, vedremo se sarà lui a sostituire Forte».

 

Su un’eventuale riconferma di Giordano dal primo minuto e sulle scelte a centrocampo: «È stato bravo a fare una partita di sostanza e di personalità, il posto lo si conquista con prestazioni importanti, come aveva fatto anche prima che arrivassi io. Si è fatto trovare pronto. A centrocampo ci sono diverse alternative e questa è una cosa positiva, basti vedere alla prestazione di Proia e agli ingressi di Giovane ed Eramo contro il Sudtirol, che ci hanno dato intensità e gamba. Il rientro di Caligara ci garantisce un’alternativa in più, ma dobbiamo pensare che in questo periodo le partite si vincono con l’intensità di tutti a prescindere che si giochi titolare o meno».

 

Gnahoré torna a disposizione

Sul rientro di Gnahoré dopo sette mesi di assenza e sugli infortunati (Ciciretti, Marsura e Tavcar): «Siamo contenti di avere Gnahoré a disposizione, viene da due-tre settimane di lavoro con la squadra e per trovare la condizione perfetta avrebbe bisogno di giocare. Lo reputo un giocatore che può darci una mano, poi vedremo quanto o come. Tavcar dovrebbe tornare per le ultime partite, Bellusci sta lavorando con la squadra ma è ancora alle prese con un problema quindi dobbiamo tenere in considerazione questo aspetto. A prescindere da ciò sta dando una grande mano in tutti i sensi, dentro e fuori dal campo, è stato encomiabile nella scelta di rientrare in gruppo visto il problema che ha».

 

Sull’avversario: «Il Como ha fatto molti punti nelle ultime partite e soprattutto in casa non perde da tanto. Ha un parco attaccanti di primissimo livelli e una squadra strutturata per altri obiettivi. Se giocheremo più abbottonati? Non penso cambierà molto nel nostro modo di stare in campo, giochiamo già con quattro centrocampisti, ma nelle nostre caratteristiche non abbiamo dei mediani».

 

CONVOCATI – Bolletta, Guarna, Leali, Adjapong, Bellusci, Botteghin, Donati, Falasco, Giordano, Quaranta, Simic, Buchel, Caligara, Collocolo, Eramo, Falzerano, Giovane, Gnahoré, Proia, Dionisi, Gondo, Lungoyi, Mendes, Palazzino.


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