Ascoli: 270 minuti per giocarsi il tutto per tutto, i giochi sono apertissimi

SERIE B - I bianconeri sono appena entrati nei playoff dopo la penalizzazione della Reggina e dovranno affrontare, nell’ordine: il Genoa a “Marassi”, il Cosenza al “Del Duca”, la stessa Reggina fuori casa. Dopo il punto tolto anche al Parma, ecco la nuova classifica
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(foto Ascoli Calcio)

 

di Andrea Ferretti

 

Mancano 270 minuti per archiviare questo campionato 2022-2023 e l’Ascoli da poche ore, dopo la seconda penalizzazione di ben quattro punti, è entrato nei playoff. Proprio come nel film “Ritorno al futuro”, in questa stagione il Picchio è più volte comparso nella… foto della griglia che conta, per poi scomparire di nuovo, proprio come nella celebre pellicola di trentott’anni fa. Gli ultimi tre impegni sono a “Marassi” col Genoa, al “Del Duca” con il Cosenza e fuori casa con la Reggina.

 

(foto Ascoli Calcio)

Al momento l’Ascoli ha 46 punti, gli stessi del Pisa, ma è ottavo perché in svantaggio di un gol negli scontri diretti con i toscani che hanno vinto 2-0 all’andata e perso 2-1 al ritorno. La Reggina è scivolata addirittura vero la zona playout. Già proprio quella corazzata che dopo un girone di andata da protagonista, sempre nelle primissime posizioni, ha disputato un girone di ritorno da incubo con una media da retrocessione, a prescindere dalle due penalizzazioni di 3 e 4 punti, e con il record di avere ancora in panchina Pippo Inzaghi, un allenatore che con quella sfilza di passi falsi sarebbe stato licenziato da qualunque altra squadra di qualunque altro campionato. I calabresi sono comunque in attesa di finire i conti con la giustizia sportiva che potrebbe anche restituire qualche punto.

 

(foto Ascoli Calcio)

Il Pisa invece, che non era certo partito per salvarsi, dopo un avvio stentato si è ripreso alla grande con il ritorno di D’Angelo, uno dei migliori allenatori in circolazione. Ultimamente ha perso qualche battuta: per fortuna dell’Ascoli anche al “Del Duca”.

 

A proposito di corazzate. Alla vigilia del campionato di “panzer” camuffati da squadre di calcio ne erano stati battezzati diversi. Vogliamo ricordare quelli che nella lista avevano inserito Spal, Benevento e Brescia? Meglio di no vista la probabilità che una o due, oppure forse tutte e tre, il prossimo anno disputeranno il campionato di Serie C. Tre squadre, tre società che hanno conosciuto la Serie A in tempi recenti. Il Brescia tante volte (l’ultima tre anni fa) prima del disastro di quest’anno. Il Benevento con due apparizioni lampo grazie alle promozioni del 2017 e 2020. Tre invece, dal 2017 al 2020, i “gettoni” della Spal per la quale non stiamo a scavare nel glorioso passato quando ancora in Italia non c’era manco la tv, perché poi – con la tv nel frattempo diventata a colori -dovremmo tirar fuori la Serie A dell’Ascoli e magari pure il 4° posto finale del 1980 e il 6° del 1982 che per il Picchio suonano come scudetti.

 

L’Ascoli, è bene sempre ricordarlo, ha archiviato il discorso salvezza, che gli regala la 27esima partecipazione (tanta roba) al campionato di Serie B. Ora è grande la speranza di restare fino alla fine nella magica griglia. Se così non fosse, questa resterà la stagione del grande rammarico. Troppi, infatti, i punti gettati al vento per strada. Su tutti grida vendetta il 3-0 di Cittadella, l’ultima di Bucchi in panchina, su cui è meglio stendere un velo pietoso. Quello fu il culmine di una stagione che fin dall’inizio avrebbe dovuto vedere l’Ascoli figurare tra le prime otto in maniera stabile. Cosa che non è avvenuta.

 

Fra 270 minuti conosceremo il finale di “Ritorno al futuro”. Le ultime scene della pellicola inizieranno ad essere girate domani, sabato 6 maggio, a “Marassi”. Un campo dove l’Ascoli impressionò tutti in Coppa Italia quando venne sconfitto dalla Sampdoria (sfida che il prossimo anno si rinnoverà in B) ai calci di rigore con l’incredibile 11-10 finale. Restando in tema cinematografico, dopo aver tirato in ballo il primo “Ritorno al futuro” del 1985 non possiamo non citare il jamesbondiano “Mai dire mai” che è del 1983. E’ solo un caso, ma quando la gente nel 1983 e 1985 faceva la fila al cinema per questi due film, l’Ascoli era in Serie A.

 

LA NUOVA CLASSIFICA DELLA B

 

Frosinone 71 punti, Genoa 67, Bari 61, Sudtirol 54, Parma e Cagliari 51, Pisa 46, Ascoli 46, Venezia e Palermo 45, Modena 44, Como e Ternana 43, Reggina 42; Cittadella, Brescia e Cosenza 38, Perugia 36, Spal 35, Benevento 32

(penalizzazioni: Reggina 7 punti, Genoa e Parma 1)


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