di Benedetto Marinangeli
“Niente di nuovo sul fronte occidentale” è il romanzo di guerra di Erick Maria Remarque. Un titolo che si può associare tranquillamente al momento che si sta vivendo in casa Samb. Una preoccupante fase di stallo a livello societario. L’unica novità della scorsa settimana è stata la telefonata tra il sindaco Antonio Spazzafumo e Roberto Renzi che non ha dato alcuna certezza per il futuro del club del “Riviera delle Palme” e neppure svelato le intenzione del patron romano.
Restano difficili, infatti, da capire i margini in cui Renzi intende muoversi per proseguire la sua avventura a San Benedetto ad oggi sempre più difficile. Una strada piena di impedimenti. A partire dal mancato gradimento da parte della piazza ma anche la sua credibilità sta scemando. L’obiettivo potrebbe essere la cessione della Samb ma ad oggi anche questa ipotesi sembra essere impraticabile.
Innanzitutto per l’ostracismo dei tifosi verso una nuova proprietà straniera ma anche per la pesante massa debitoria che non induce un possibile investitore nell’ acquisto del sodalizio rossoblù e che ne mette addirittura a rischio la stessa iscrizione al prossimo campionato di Serie D.
Per farlo Renzi dovrà innanzitutto regolarizzare i rimborsi con i calciatori. Tra due settimane diventeranno sette le mensilità da corrispondere ad Angiulli e compagni cui si aggiungono quelle per lo staff tecnico. Ciascuno di loro dovrà firmare le liberatorie che andranno esibite all’atto della perfezione della documentazione per l’iscirizione al prossimo campionato. Poi ci sono i lodi arbitrali dell’era Serafino da pagare anche questi fondamentali per essere iscritti.
Il possibile acquirente della Samb dovrà sobbarcarsi queste pendenza ma anche la cifra di 224.000 euro per sbloccare le quote sociali pignorate dalla cooperativa romana “Gruppo Tempo” che vanta questo credito nei confronti della “Garigliano Immobiliare”, società che detiene il 90% della Samb.
Inoltre Renzi dovrà pagare al Comune la somma dovuta per l’affitto del “Riviera delle Palme” per lo svolgimento delle gare interne della stagione agonistica appena conclusa, i debiti previdenziali e gli stipendi dei dipendenti.
Venerdì, inoltre, il Tribunale di Ascoli deciderà sull’insinuazione tardiva nel fallimento Serafino della “Reale Mutua Assicurazioni” che aveva emesso le fideiussioni per conto del club rossoblù quando era in mano allo chansonnier calabro-argentino.
Se ci dovesse essere il sì, a Renzi andrà una cifra inferiore a quella che pensava di riscuotere con la sua insinuazione. Insomma anche se tutto è ancora fermo, la situazione in casa Samb resta estremamente delicata.
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