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Ascoli-Como, Botteghin parla da capitano: «Ci manca il coraggio, dobbiamo prenderci le nostre responsabilità»

SERIE B - Il centrale brasiliano, tornato a disposizione dopo oltre un mese: «E' il momento di tirare fuori gli attributi. In campo manca la personalità di provare un dribbling, un tiro, un passaggio difficile... non basta il lavoro senza palla». Di Tacchio: «Il malcontento dei tifosi è normale, ma dobbiamo restare tutti uniti»
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di Salvatore Mastropietro

 

Nel post partita di Ascoli-Como sono due dei più esperti del gruppo bianconero, Francesco Di Tacchio e Eric Fernando Botteghin, a presentarsi davanti ai microfoni della sala stampa dopo le parole di mister William Viali.

 

Eric Botteghin torna disponibile dopo oltre un mese (foto Ascoli Calcio)

Il capitano bianconero, tornato oggi a disposizione dopo oltre un mese di assenza, ha parlato così nel post partita: «E’ difficile dire qualcosa in questo momento. La reazione c’è stata, ma noi dobbiamo cominciare così dall’inizio. Dobbiamo smettere di trovare scuse per uscire da questa situazione. Siamo tutti delusi e arrabbiati nello spogliatoio, è il momento di tirare fuori gli attributi perché secondo me in questo momento a mancare è il coraggio… il coraggio di fare un dribbling, di ricevere la palla, di fare un contrasto. Ne abbiamo parlato poco fa nello spogliatoio, è il momento di avere personalità e fare di più. Dobbiamo calmarci e tutti uniti fare di tutto per uscire da questa situazione. Siamo tutti con il mister, lavora tanto per noi, non è il momento di trovare un responsabile. Siamo noi calciatori a doverci prendere le responsabilità, bisogna pedalare e fare molto di più. Le mie condizioni? Contro la Reggiana sarò al 100%».

 

Di Tacchio (foto Ascoli Calcio)

Questa, invece, l’analisi di Francesco Di Tacchio: «Abbiamo regalato il primo tempo, nella ripresa la reazione c’è stata e abbiamo dimostrato di essere vivi. L’unica medicina è il lavoro, dobbiamo cercare quanto prima di invertire questa situazione. Le partite le prepariamo bene, prendere un gol così dopo due minuti è una questione di atteggiamento e di attenzione. Non è un discorso solo di difesa, ma di mentalità. Nel secondo tempo non abbiamo giocato solo di inerzia, ma abbiamo messo in atto le richieste dell’allenatore. All’interno di questo gruppo ci sono tanti giocatori esperti, in tanti di noi abbiamo già passato momenti simili e dobbiamo tirarci fuori. I tifosi? E’ normale il loro malcontento, ma in questo momento dobbiamo restare tutti uniti, abbiamo bisogno di un applauso in più e un fischio in meno».

 


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