di Salvatore Mastropietro
Nel giorno del compleanno del patron Massimo Pulcinelli l’Ascoli perde in casa contro il Como, incassando il terzo ko consecutivo dopo quelli contro Parma e Bari. Ormai è crisi aperta e nel dopo partita si avverte chiaramente anche nella sala stampa del “Del Duca”.
Tra i bersagliati del malumore dei tifosi c’è inevitabilmente anche mister William Viali, che proprio su questo punto si è espresso in conferenza: «Lo scontento dei tifosi è naturale ed è figlio dei risultati. Fa parte dei giochi e lo capisco, sarei fuori luogo a meravigliarmi di una situazione del genere. I punti sono pochi e le sconfitte sono troppe, la reazione è normale. Abbiamo preparato una partita contro una squadra molto forte, se prendi gol alla prima verticalizzazione tutto diventa più complicato. L’errore di oggi è stato evidente, poi la partita è diventata difficile ma nella ripresa abbiamo fatto bene, come dimostrano le parate di Semper ed il loro salvataggio sulla linea. Non ho voglia di spiegare tatticamente la partita, la cosa più importante oggi era il risultato e non l’abbiamo raggiunto. Nel primo tempo abbiamo pagato il gol subìto sotto l’aspetto psicologico, ma non mi sembra che il Como abbia fatto chissà cosa. Nella ripresa la mentalità è cambiata, abbiamo fatto ottime cose ma ci è mancato cinismo».
Sulla sua posizione: «Non temo nulla, a me interessa solo la nostra stagione e la nostra classifica. Il resto fa parte del gioco. Oggi avremmo dovuto giocare contro i nostri difetti, nella prestazione non ho visto questa differenza clamorosa con gli avversari… E’ finito il tempo di trovare spiegazioni, mi devo preoccupare di noi stessi, ci sono sempre dei particolari che ci fanno raccogliere meno di quello che meriteremmo. Il calciomercato estivo fatto male? Io non sono pagato per giudicare, sono pagato per fare i risultati e quindi oggi le responsabilità sono mie».
LONGO – «Secondo me nel primo tempo abbiamo disputato una gara eccellente, di grande qualità e mettendo in difficoltà l’Ascoli. Abbiamo però il rammarico di aver sfruttato poco quel predominio, lasciando aperta la partita fino alla fine. Portiamo via un risultato prezioso, reputo Ascoli un campo molto difficile. Nel primo quarto d’ora della ripresa se l’Ascoli avesse trovato il gol, probabilmente l’avrebbe fatto con merito. Mi conforta il fatto che la squadra sta giocando con personalità. Millico? Quando l’ho allenato in passato doveva ancora crescere a livello caratteriale, ha qualità che raramente si vedono in giro ma deve essere nel mood giusto».
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