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Contributo affitti, c’è il bando ma è polemica: «Zero aiuti dal governo, mai fatto tanto dal Comune»

SAN BENEDETTO - Le domande dovranno pervenire all'ente entro il 22 dicembre; previsti sostegni fino a 500 euro su un tesoretto complessivo pari a 225.000 euro
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Pubblicato il bando per il contributo agli affitti

 

di Giuseppe Di Marco

 

Al via l'”operazione affitti“: il Comune ha pubblicato il bando con cui elargirà contributi ai richiedenti. Le domande andranno presentate all’ente non oltre venerdì 22 dicembre.

 

CHI PUO’ FARNE RICHIESTA?

Possono presentare domanda tutti coloro che risiedono a San Benedetto e che rispondano a determinati requisiti. In primis, essere in possesso di un contratto di locazione regolarmente registrato per un alloggio di civile abitazione, di proprietà privata o comunque non soggetto alla generale disciplina degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, che non sia classificato nelle categorie A1, A8, A9, A10.

 

Nella platea rientra anche chi paga un canone mensile di locazione, calcolato al netto degli oneri accessori non superiore a 600 euro per i nuclei familiari con meno di 5 componenti, o non superiore a 650 euro per i nuclei familiari con numero di componenti pari o superiore a 5.

 

Parte delle risorse verranno assegnate anche a chi abbia la cittadinanza italiana o di uno Stato aderente Ue, o di uno Stato non aderente all’Ue in regola con le vigenti disposizioni in materia di immigrazione, nonché in possesso di regolare permesso di soggiorno.

 

Il contributo può essere dato anche a chi risieda a San Benedetto e nell’alloggio per il quale si chiede il contributo, al momento della presentazione della domanda non siano titolari di una quota superiore al 25% del diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento su una abitazione, ovunque ubicata, adeguata alle esigenze del nucleo familiare che non sia stata dichiarata inagibile dalle autorità competenti ovvero, per abitazione situata nel territorio nazionale, che non risulti unità collabente ai fini del pagamento delle imposte comunali sugli immobili.

 

Nell’ipotesi in cui più persone appartenenti allo stesso nucleo familiare siano titolari di una quota di tali diritti su una medesima abitazione, si procede alla somma delle suddette quote possedute da ciascun componente. Ai fini del possesso di tale requisito, non si considera il diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento su una abitazione coniugale che, a seguito di provvedimento dell’autorità giudiziaria, risulti assegnata al coniuge separato o all’ex coniuge e non sia nella disponibilità del soggetto richiedente. Tale disposizione si applica purché alla data della presentazione della domanda sia trascorso almeno un anno dall’adozione del provvedimento dell’autorità giudiziaria di assegnazione della abitazione coniugale.

 

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO

Il contributo varierà in base all’attestazione Isee presentata in sede di domanda, dividendo i richiedenti ammessi a ricevere l’incentivo in due fasce.

 

La prima include i richiedenti con Isee inferiore a 6.000 euro: se il nucleo consta di 1-2 componenti, il contributo sarà di 300 euro, con 3-4 sarà di 400, con 5 o più sarà di 500. Nella seconda fascia rientrano i richiedenti con Isee compreso fra 6.000 e 12.000 euro: se il nucleo è di 1-2 componenti, il contributo sarà di 250 euro, con 3-4 sarà di 350 e infine con 5 o più componenti sarà di 450 euro. Le domande dovranno pervenire entro venerdì 22 dicembre, compilando l’apposita modulistica disponibile sul sito del Comune e consegnandola all’Ufficio Protocollo oppure tramite pec all’indirizzo protocollo@cert-sbt.it.

 

Non si placa la polemica sull’assenza di fondi ministeriali: «Nonostante il governo nazionale abbia totalmente eliminato il fondo a sostegno dei canoni di locazione – dice in proposito l’assessore alle politiche sociali Andrea Sanguignisiamo riusciti, utilizzando esclusivamente le risorse del Comune, a pubblicare il bando stanziando 225.000 euro, uno sforzo mai compiuto prima. Basti pensare che l’anno scorso, potendo contare su oltre 600.000 euro di fondi statali, il Comune contribuì con 100.000 euro, più o meno la stessa somma stanziata nel 2021 quando la quota nazionale fu di circa 450.000 euro. Se poi andiamo indietro nel tempo, vediamo che negli anni 2020 e 2019 il Comune mise a bilancio appena 50.000 euro mentre nel 2017 e nel 2018 non uscì alcun bando».


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