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Supersismabonus, altri 300 milioni di crediti per la Ricostruzione

SISMA - Diventano così 600 quelli destinati da Intesa Sanpaolo. Il commissario Guido Castelli: «Un miliardo complessivo per la ricostruzione»
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Stefano Barrese e Guido Castelli

 

Per i territori colpiti dal sisma, si rafforza l’operazione di cessione dei crediti legati al Superbonus. Dopo la sottoscrizione del protocollo tra “Intesa Sanpaolo” e il commissario alla Ricostruzione Guido Castelli dello scorso 18 ottobre – è stato riservato un plafond di 300 milioni di euro di crediti legati alla misura del Supersismabonus (Superbonus 110% e Sismabonus) nei cantieri della Ricostruzione – oggi tra le due parti è stato sottoscritto un atto di modifica a quel protocollo che aumenta l’importo a 600 milioni di euro. Ecco che il plafond complessivamente riconosciuto al “cratere” è ora di circa un miliardo di euro.

 

L’addendum è avvenuto a Roma tra Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di “Intesa Sanpaolo”, e Guido Castelli che dice: «La combinazione del contributo sisma e del Superbonus è strategica per dare ulteriore impulso all’opera di ricostruzione nell’Appennino centrale e per irrobustire il cambio di passo che abbiamo già impresso nei mesi precedenti. Per questo la sottoscrizione odierna con Intesa Sanpaolo è davvero di grande rilievo e non posso che rendere il dovuto merito per il notevole sforzo finanziario di cui si sta rendendo protagonista l’istituto. Un ringraziamento il mio che, ne sono certo, è quello di tutto il cratere. 600 milioni di euro sono un intervento davvero poderoso e l’auspicio è che questo sia il tassello che consentirà davvero di sbloccare in modo definitivo il mercato degli acquisti dei crediti d’imposta. La ricostruzione del patrimonio edilizio dei nostri territori feriti dalla sequenza sismica del 2016-2017 rappresenta l’obiettivo primario della mia missione di Commissario. Un patrimonio che vogliamo ricostituire ma anche innovare, nel segno della prevenzione, per fare dell’Appennino centrale un luogo all’avanguardia sul fronte della sicurezza. Per compiere quest’opera nel più grande cantiere d’Europa abbiamo la necessità di correre e l’operazione conclusa oggi va proprio in questa direzione».


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