di Maria Nerina Galiè
Lo sport come forma di aggregazione, sana competizione, buona pratica di vita nel divertimento, inclusione: con questo spirito colori e sorrisi hanno riempito Piazza del Popolo questo pomeriggio, sabato 13 aprile, in occasione della visita ad Ascoli del ministro di Sport e Giovani, Andrea Abodi, per il lancio del titolo di “Città Europea dello Sport”.
Un riconoscimento importante arrivato a fine mandato dell’amministrazione capitanata dal sindaco Marco Fioravanti e dell’assessore allo Sport di Ascoli Nico Stallone, entrambi entusiasti nel fare gli onori di casa, entrambi emozionati nel consegnare – insieme con il capo del dicastero – le pergamene nelle mani degli atleti (tantissimi i bambini) di tutte le associazioni sportive ascolane, che hanno sfilato, su modello olimpico, davanti alle autorità civili e militari e di autorevoli rappresentanti del mondo dello Sport del Piceno.
Presenti anche il Commissario alla Ricostruzione Guido Castelli ed il presidente regionale Figc Ivo Panichi. E non è mancata la visita a sorpresa del vescovo della Diocesi di Ascoli, Gianpiero Palmieri, accompagnato dal cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
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«Questa è una giornata di grandi soddisfazioni, emozioni – sono state le parole del ministro Abodi (video) – iniziata al Liceo Scientifico “Orsini” ad indirizzo sportivo (per proseguire con la visita all’esposizione delle fiaccole olimpiche “Il sacro fuoco di Olimpia”, alla Pinacoteca Civica, ndr) e terminata qui in Piazza del Popolo, per celebrare lo sport ascolano, la sua storia e, mi auguro, anche la sua prospettiva. Frutto del talento ma anche dell’organizzazione, dell’impegno degli atleti e delle famiglie.
E’ un festeggiamento collettivo importante, in quanto apre la stagione di Ascoli “Città Europea dello Sport” che non è una attribuzione di circostanza. Ma ha valenza di impegno a migliorare ulteriormente, anche per il posizionamento nella graduatoria della qualità della vita, ampliando l’offerta sportiva.
Non quella competitiva, che mi sembra vada già bene – ed ecco che è arrivata anche la battuta del ministro – al netto del calcio dove c’è margine di miglioramento. Mi riferisco all’offerta per diffondere sempre di più la pratica dello sport, partendo dalle scuole per continuare sul territorio».
«Crediamo fortemente nella pratica sportiva – ha detto il sindaco Marco Fioravanti – e nel suo valore formativo, culturale e aggregativo e per questo abbiamo realizzato tanti lavori sull’impiantistica, mettendo in campo anche moltissimi eventi e iniziative per promuovere e diffondere lo sport».
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L’assessore Nico Stallone ha spiegato: «Con questa bellissima giornata, abbiamo celebrato lo sport ascolano e ci siamo tuffati nel ricco programma che caratterizzerà il 2025, grazie al riconoscimento che abbiamo ottenuto.
Vogliamo proseguire su questa strada, lavorando ancora di più sull’impiantistica così da dare agli appassionati di tutti gli sport il giusto spazio in cui poter praticare la loro disciplina preferita. Inoltre vogliamo insistere sugli aspetti sociali ed educativi, con momenti di approfondimento e sensibilizzazione utili a vivere lo sport come un momento di unione, di condivisione e di crescita».
Al termine della sfilata, si è tenuto un momento di confronto tra il ministro, gli atleti che hanno fatto la storia dello sport ascolano e le giovani promesse che si sono contraddistinte in questi anni nelle rispettive categorie giovanili.
Infine, le società hanno consegnato ad Abodi un loro personale omaggio, ricevendo una pergamena firmata dallo stesso Ministro con il riferimento ad Ascoli Città europea dello sport 2025.
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