Regionali, Ricci: «Subito tavolo sulla Carbon Line e Patto Regionale per il Lavoro. Dopo cinque anni di governo di destra le Marche non crescono e la sanità è sempre più privatizzata»

VOTO - Il candidato alla presidenza della Regione Marche incalza Acquaroli: «Il lavoro non va in ferie né in campagna elettorale». Duro attacco su economia e sanità: «Un marchigiano su dieci rinuncia a curarsi perché non ha i soldi»
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Ricci in visita alla Carbon Life di Fano

«Il lavoro non va né in ferie né in campagna elettorale». Con queste parole Matteo Ricci, europarlamentare Pd e candidato alla presidenza della Regione Marche, ha chiesto l’attivazione immediata di un tavolo regionale sull’emergenza Carbon Line, l’azienda fanese colpita da un devastante incendio lo scorso 11 agosto. Dopo il sopralluogo effettuato insieme al presidente nazionale del PD, Stefano Bonaccini, Ricci ha sottolineato come sia indispensabile un intervento rapido della Regione: «Non è accettabile rimandare la questione solo perché siamo ad agosto. C’è bisogno di una risposta immediata per tutelare i lavoratori e l’impresa. Sindacati e azienda stanno collaborando, il territorio ha mostrato grande solidarietà, ma la Regione dov’è?».

Nel corso della giornata, Ricci e Bonaccini hanno visitato anche altre realtà produttive del fanese, tra cui Profilglass e SEA Gruppo Srl. A margine degli incontri, il candidato ha rilanciato la sua proposta di un Patto Regionale per il Lavoro, da costruire insieme a sindacati e associazioni di categoria: «Le Marche non crescono, come certificano Bankitalia, Svimez e Confindustria. Con i dazi e la precarietà, rischiamo che il lavoro manchi del tutto, soprattutto nella manifattura. Servono risorse ben orientate, anche europee, per sostenere occupazione e sviluppo».

Ricci ha poi rivolto un attacco diretto al presidente uscente Francesco Acquaroli, durante il confronto promosso dalla Uil Marche ad Ancona: «Avete governato per cinque anni e le Marche non crescono. I dati lo confermano: siamo a crescita zero. Ve ne assumete la responsabilità o è sempre colpa di qualcun altro? Non possiamo continuare a dare i numeri al lotto».

Altro tema centrale affrontato dal candidato PD è quello della sanità. Ricci ha denunciato una «strisciante privatizzazione» del sistema sanitario marchigiano: «Sono aumentate le liste d’attesa, cresce la mobilità passiva, e un marchigiano su dieci ha rinunciato a curarsi perché non trovava risposte nel pubblico e non poteva permettersi il privato. È inaccettabile un sistema in cui si cura solo chi ha denaro e carte di credito.

Il presidente Acquaroli dà la responsabilità ai marchigiani del fatto che le liste di attesa siano aumentate, puntando il dito sull’aumento della richiesta di prestazioni. Il dato di fatto è che le liste sono aumentate e la responsabilità di ciò va trovata nel sistema che non funziona e non certo nelle richieste di cure e servizi da parte dei cittadini».

Da qui l’impegno, in caso di vittoria, a portare il tema a Roma e chiedere un investimento almeno del 7% del Pil in sanità: «Serve potenziare il personale, migliorare le strutture e prestare particolare attenzione alla salute mentale, che resta ancora troppo trascurata».



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