Cassa di colmata, già mille firme per dire No alla “Discarica sul mare”

Cassa di Colmata, raccolta firme

In appena poco più di un giorno sono state mille le firme raccolte contro la realizzazione della nuova Cassa di Colmata a nord del Porto di San Benedetto. L’iniziativa, avviata dal Comitato “No Discarica sul Mare”, si oppone a quanto previsto dall’Autorità Portuale, ovvero una nuova cassa di colmata contenente i fanghi dragati da altri porti marchigiani e che occuperebbe uno spazio pari a tre volte la cassa di colmata esistente. Che fu realizzata nel 2009, durante il primo mandato Gaspari, ma non è stata mai “inertizzata” come al tempo promesso, e ora rappresenta una distesa abbandonata con erbacce.

La nuova cassa di colmata occuperebbe tutto lo spazio esistente nella spiaggetta a nord del Porto. La decisione sarebbe stata comunicata dall’Autorità Portuale al Comune di San Benedetto nel 2000, in pieno Covid, durante la giunta Piunti. La giunta Spazzafumo, una volta appresa la notizia, si è opposta e ha chiesto, anche tramite il consulente all’urbanistica Fiscaletti, che se la cassa di colmata deve essere realizzata, questa diventi una banchina a favore del terzo braccio del porto, che si situerebbe al confine con il Comune di Grottammare, mentre nella nuova banchina, oltre a un centro direzionale portuale, verrebbero spostati i cantieri navali che ora si trovano invece nella zona sud del porto, a ridosso della viabilità cittadina. Un esborso che dai 18 milioni di euro stimati per realizzare la cassa di colmata dovrebbe giungere a circa 100 milioni di euro.

Percorso bloccato al momento ma il tema del porto e della Cassa di Colmata sarà centrale a partire dalla prossima campagna elettorale.