di Federico Ameli
Se la recente emergenza sanitaria e il conseguente lockdown hanno imposto un duro ma doveroso stop alle tradizionali gite fuori porta di Pasquetta, Primo maggio e ponti annessi, Ferragosto 2020 promette di risarcire, almeno in parte, gli irriducibili della grigliata o dell’accoppiata evergreen lettino e ombrellone.
La situazione a San Marco nel tardo pomeriggio del 14 agosto
Con le notizie tutt’altro che confortanti emerse negli ultimi giorni, è vietato però abbassare la guardia (leggi l’articolo).
A San Benedetto, per ovvie ragioni, quest’anno niente feste a piedi nudi sulla sabbia e divieto assoluto di accedere alla spiaggia dalla mezzanotte alle 6 (leggi l’articolo).
Addio dunque a falò e grigliate in riva al mare, provvedimento condiviso anche dalle amministrazioni delle vicine Grottammare (leggi l’articolo) e Cupra Marittima (leggi l’articolo).
L’obiettivo resta quello di tutelare il distanziamento sociale, nel tentativo di sventare una seconda ondata di contagi e scacciare una volta per tutto l’incubo del Covid dal nostro territorio.
Tuttavia, la voglia di tornare a scaldare le graticole è tanta, e noi di Cronache Picene abbiamo deciso di farci un giro tra le mete più gettonate del Piceno per vedere un po’ che aria tira e per capire come ascolani, sambenedettesi, ma anche abitanti della Vallata e delle zone montane, abbiano deciso di trascorrere questo singolare Ferragosto 2020.
La spiaggia di San Benedetto
Partiamo da una delle soluzioni tradizionalmente più seguite, il mare, che anche quest’anno sembra mettere d’accordo un po’ tutti, indecisi dell’ultimo minuto compresi.
E lo facciamo in compagnia di uno dei collaboratori di Cronache Picene, Andrea Pietrzela, orgoglioso rappresentante della categoria di chi non è riuscito a organizzarsi in tempo utile con un piano studiato nei minimi dettagli.
«L’idea sarebbe quella di andare al mare – ci confida nella serata di ieri Andrea – anche se la cena di stasera, sempre a San Benedetto, potrebbe complicare un po’ i piani.
A pensarci bene, non impazzisco alla prospettiva di ritrovarmi in mezzo alla calca».
Insomma, idee ancora tutte da chiarire a poche ore dal grande evento, ma siamo pronti a scommettere che il nostro Pietrzela sia in buonissima compagnia.
Chi invece non ha dubbi è una ragazza ascolana trapiantata a Tortoreto, che avendo il mare a due passi trascorrerà la giornata di oggi proprio da quelle parti, in compagnia di genitori e parenti.
«Non sono una grande amante del Ferragosto, ma cerco di vivere questa giornata come un’occasione per stare insieme e rivedersi».
In buona sostanza, lo spirito del 15 agosto racchiuso in poche righe.
È della stessa idea Martina, che dalla sua Pagliare si sposterà a Valle Castellana, dove la nonna ha organizzato un pranzo coi fiocchi.
«Ormai è una tradizione consolidata: mangiare bene e godere della vista di un paesaggio mozzafiato, per me, non ha prezzo».
Alcuni villeggianti lo scorso anno sul lago di Gerosa
Al di là di queste soluzioni “fatte in casa”, da sempre Ferragosto è sinonimo di gita fuoriporta.
Colle San Marco resta una delle principali nel mirino di chi cerca un po’ di relax all’aria aperta, così come la vicina San Giacomo e le rive lacustri fluviali del nostro territorio, senza per questo dimenticare i più “esotici” Fiastra e Campotosto, presi letteralmente d’assalto da campeggiatori più o meno attrezzati già dal pomeriggio di ieri. L’obiettivo dichiarato è quello di godersi lo spettacolo dell’alba del 15 agosto, ma il tempo per qualche bicchierino si troverà di certo.
Una comitiva di giovani ascolani, armati di barbecue e tanta carne da mettere al fuoco, ha scelto di festeggiare il Ferragosto sulle sponde del lago di Gerosa, mentre alcuni ragazzi al confine tra Marche e Abruzzo hanno preferito virare su Campotosto per una tre giorni che, almeno nelle intenzioni, promette scintille.
Per quanto riguarda invece gli amanti delle escursioni, le Lame Rosse di Fiastra rappresentano una tappa accessibile a tutti coloro disposti a farsi carico di un minimo di fatica e sofferenza, mentre i più navigati si metteranno alla prova con la scalata del Vettore o con i percorsi che si snodano a partire da Foce di Montemonaco.
Non tutti, però, sembrano possedere la giusta dose di sensibilità per apprezzare l’incredibile esperienza sensoriale che solo l’alta quota è in grado di offrire.
«Lo scorso anno – racconta un reduce molto provato, evidentemente poco avvezzo all’aria di montagna – in compagnia di alcuni amici sono arrivato, dopo un’estenuante camminata, fino al Lago di Pilato.
Ho comunque dei bei ricordi di quella giornata, ma di fronte alla proposta di tornarci per Ferragosto mi sono tirato indietro.
È troppo impegnativo per uno come me: molto meglio un po’ di sano divano, al massimo guarderò qualche foto su Instagram». De gustibus.
Il lago di Pilato lo scorso anno, ridotto ai minimi storici
Sempre a proposito di natura, la grigliata, più o meno lecita, è sempre dietro l’angolo in giornate come questa.
Una compagnia di esperti fuochisti sta ultimando gli ultimi dettagli prima di partire alla volta di… dove?
Le bocche sono fin troppo cucite, c’è una tradizione che si tramanda di Ferragosto in Ferragosto da salvaguardare.
«Ogni anno ci ritroviamo nello stesso posto, che per noi una sorta di angolo di paradiso» svela un anonimo cultore della brace.
«Località top secret, non vogliamo che la voce si sparga troppo in giro».
Come dargli torto?
Tra un bagno al mare e un po’ di relax tra i Sibillini, anche la cultura sa come ritagliarsi i suoi spazi a Ferragosto.
Un gruppo di famiglie ascolane, già nella giornata di ieri, è sbarcato a Roma – ma il discorso vale anche per le altre città d’arte – per «visitare la capitale, sperando che il caldo scoraggi i turisti meno motivati», mentre Emanuele, che studia a Bologna, ospita nel Piceno alcuni suoi amici universitari, desiderosi di scoprire le bellezze della nostra terra.
Immancabile, per chi è un po’ più avanti con l’età, il tour dei santuari della zona, con le umbre Cascia e Assisi che, come ogni anno di questi tempi, reciteranno la parte dei protagonisti, finendo per accogliere centinaia di visitatori tra fedeli e semplici turisti.
Tra i più giovani, invece, c’è chi opterà per la piscina, con tutte le comodità del caso, e chi invece, troverà riparo insieme alla sua dolce metà in qualche nido d’amore allestito tra mari e monti.
Sarà l’occasione per conoscersi meglio, nel caso delle coppie fresche di fidanzamento, per trascorrere del tempo insieme o, perché no, mettersi alle spalle qualche incomprensione: la magia del Ferragosto è anche in queste piccole cose.
Le prime tende piantate alla vigilia di Ferragosto sul lago di Campotosto
In questo quadro tutto sommato tradizionale e per certi versi bucolico, non manca però qualche caso isolato un po’ sopra le righe, con una serie di situazioni del tutto particolari dettate da sopraggiunte necessità. Piuttosto singolare il caso di Lisa, ventiseienne di Spinetoli, che ha risposto presente alla convocazione per una delle tante feste di laurea rinviate per via dell’imperversare dell’emergenza sanitaria.
«La scelta è stata abbastanza obbligata – spiega la ragazza – dato che a marzo noi amici abbiamo potuto soltanto assistere alla proclamazione via Internet che quella del 15 agosto era l’unica data utile per conciliare le esigenze di tutti i partecipanti».
Pare che il programma preveda un pranzo con tanto di proiezione dei momenti salienti della discussione, in modo da condividerli anche con chi, quel giorno, era riuscito a trovare una qualche scusa convincente per evitare di sorbirsi un paio d’ore di conversazione su argomenti pressoché sconosciuti e tutt’altro che interessanti.
Particolarmente toccante anche la storia di Alessandro, che trascorrerà il Ferragosto nel suo chalet di fiducia.
Fin qui tutto normale, ma a fargli compagnia non sarà qualche bella ragazza, bensì Cesare, Cicerone e i suoi adorati libri di latino.
«Devo prepararmi al concorso ordinario della scuola secondaria e, purtroppo, il tempo stringe».
Quello stesso tempo che, secondo Seneca, l’uomo continuerebbe a sprecare nell’errata convinzione che sia estremamente breve e fugace: un vero latinista lo sa ed è ligio al dovere anche in un giorno di festa.
Foce di Montemonaco 365 giorni fa, assalita dagli amanti delle escursioni
Per chi invece si chiedesse cosa stiano facendo i “vip” del Piceno, abbiamo contattato un paio di ospiti di “L’altro sport”, la rubrica del sabato mattina, per sapere cosa hanno in programma per questo 15 agosto.
Andrea Pallotta, uno dei primissimi ospiti del nostro appuntamento settimanale (leggi l’articolo), trascorrerà la giornata a Montefortino, a casa di amici di famiglia, mentre Gianluca Santini, fresco di intervista, andrà a pranzo in un ristorante della sua Civitella del Tronto. «Più che festeggiare il Ferragosto, sarà l’occasione per rivedere il mio amico Jawad, che lavora lì come cameriere» scherza, ma solo fino a un certo punto, Gianluca.
Jawad non è certo l’unico ragazzo a doversi rimboccare le maniche per mettere qualche soldo da parte.
È anche grazie ai sacrifici di ragazzi come lui che i suoi coetanei, e non solo, possono permettersi di trascorrere una giornata all’insegna del relax e del divertimento, tra gli stabilimenti balneari della costa e i bar e ristoranti dell’interno.
A loro, e a chi trascorrerà la giornata tra le mura domestiche per prendersi cura dei propri anziani, va il nostro personale augurio di buon Ferragosto, nella speranza che, soprattutto in campo sanitario, si riesca presto a ritrovare una buona ragione per tornare a stare insieme e fare festa.
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